Serviva un’epidemia per capire quanto servono sportello doganale e controlli nei porti?

“Mai come ora ci si rende conto di quanto i nostri ripetuti solleciti, inascoltati, per sbloccare lo sportello unico doganale e dei controlli e incrementare gli organici della sanità marittima fossero opportuni. Solo in un’emergenza come quella che stiamo vivendo, forse ci si accorge di quanto sia fondamentale per la vita di un Paese il settore logistico, oltre al trasporto marittimo e terrestre”. A dirlo è Luigi Merlo, presidente di Conftrasporto-Federlogistica, che commentando l’emergenza provocata dall’epidemia di Coronavirus e le conseguenze sulle attività lavorative quotidiane negli scali marittimi, ha anche denunciato come “l’assenza di direttive univoche, lo spontaneismo regionale, un allarmismo in taluni casi eccessivo rischino di complicare moltissime attività. Nel settore portuale assistiamo a iniziative di singole Autorità di sistema portuale quando sarebbe necessaria una linea chiara e unica”. Luigi Merlo ha invitato infine il Governo “a valutare di azzerare la tassa di ancoraggio e di ridurre per alcuni mesi i canoni demaniali portuali. Le aziende stanno rispondendo con responsabilità ed efficienza, ma la babele di provvedimenti e ordinanze nazionali, regionali e comunali rischia di fare danni enormi all’economia e allo stesso tempo di non garantire un adeguato servizio ai cittadini”.

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