Coronavirus: la malattia spaventa, la confusione anche. “Può uccidere il lavoro delle imprese””

“Il caso Coronavirus non può essere affrontato in un clima di confusione che rischia di fare più danno del dovuto, il sistema della logistica e dei trasporti così rischia di incepparsi. Quello tra le misure adottate dal governo e i provvedimenti lanciati in ordine sparso da alcune Regioni e Comuni è un intreccio insidioso, che può portare, sul piano logistico, al blocco dei magazzini e, di conseguenza, dei trasporti, che stanno già avendo difficoltà a far uscire la merce e portarla a destinazione”. A lanciare l’allarme è Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio, federazione che rappresenta 30mila imprese della logistica e dei trasporti, che chiede al governo di intervenire sugli enti locali per imporre un’unica regia a livello nazionale, e di estendere i provvedimenti di sostegno economico e fiscale annunciati anche alle imprese che hanno sede al di fuori delle zone rosse. “Ci sono siti di stoccaggio da cui dipende il funzionamento di tutta la filiera distributiva, che si trovano all’esterno delle zone rosse, e che, in ragione di questo, dovrebbero essere operativi”, spiega Pasquale Russo, “ma in diversi casi i dipendenti risiedono nelle zone rosse, dalle quali non possono uscire per recarsi al lavoro. Stiamo parlando di centinaia di lavoratori. Dire che quei depositi stanno lavorando a ranghi ridotti è un eufemismo. Chiediamo perciò al governo di considerare, in tema di sostegno alle imprese del settore, anche quelle che operano al di fuori della zona rossa, e di intervenire sulle amministrazioni locali per fare un po’ di ordine tra la confusione che si sta generando”. Il tutto evitando di  ragionare per compartimenti stagni, perché qui”, conclude il segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio, “stiamo parlando di una catena di lavoro che non opera per segmenti. C’è un’interdipendenza tra i siti di stoccaggio e i trasporti, così come c’è tra gli stabilimenti produttivi e i trasporti, e se si fermano i magazzini, gli stabilimenti (alcuni  hanno chiuso perché in zone rosse) e i trasporti si ferma tutto”.

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