Energia elettrica nelle banchine dei porti: un primo passo in avanti è stato fatto. Ora però…

“Un provvedimento che favorisce la riduzione dell’inquinamento e che la nostra associazione auspicava da tempo, inserendolo tra le priorità all’ultimo Forum dei trasporti di Cernobbio, lo scorso ottobre. Un primo importante passo per migliorare il rapporto tra porti e città accompagnando il percorso di sostenibilità ambientale che armatori e operatori portuali stanno portando avanti da tempo attraverso ingenti investimenti”. Luigi Merlo, presidente nazionale di Federlogistica-Conftrasporto, che aderisce a Confcommercio, ha promosso decisamente a pieni voti il “capitolo” inserito nel decreto Milleproroghe per ridurre i costi energetici e favorire l’uso dell’energia elettrica nelle banchine portuali . “Ora bisogna però che il Governo si impegni ad ottenere i  pareri favorevoli in sede comunitaria per fare attuare la norma”, ha aggiunto Luigi Merlo invitando contemporaneamente il Governo a “destinare risorse alle Autorità di sistema portuale per realizzare gli impianti e accelerare le relative procedure burocratiche. Oggi nessun porto è predisposto per il cold ironing per le navi da crociera, che invece sono già predisposte a ricevere l’energia da terra. Ci sono progetti avanzati alla Spezia e a Genova che speriamo siano estesi a tutti i principali porti italiani”.

Una risposta a “Energia elettrica nelle banchine dei porti: un primo passo in avanti è stato fatto. Ora però…

  1. La Fai ha contagiato Conftrasporto/Federlogistica. Lo slogan della Fai dice: “la Fai quella che fà”. Il risultato ottenuto dalla Federlogistica e dal suo presidente Merlo è di grande importanza per le imprese ma soprattutto per l’ambiente. Una domanda: ma quell’organizzazione parapadronale che si fa pubblicità ma risultati per la categoria non se ne vedono, a meno che interessino l’azienda del “principe padrone” un risultato come questo lo ha mai ottenuto? Almeno ringrazi la Conftrasporto/Federlogistica che come la Fai è quella che fà.

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