Unione petrolifera, i numeri che “demoliscono” la scelta di bloccare i diesel Euro 6 a Roma

Una breve nota tecnica, corredata da alcuni grafici, per “analizzare il reale impatto che il blocco alla circolazione alle vetture diesel Euro 5 e 6 attuato a Roma ha realmente avuto in termine di riduzione delle emissioni di particolato nell’aria. Poche righe ma più che sufficienti per “demolire” letteralmente la decisione della giunta capitolina guidata dal sindaco Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle. Decisione “fatta a pezzi” in tutta la sua illogica ignoranza della materia già dal titolo della nota diffusa dall’Unione petrolifera: “Con il blocco delle auto diesel Euro 5 e 6 evitati solamente 30 chilogrammi di Pm , cioè lo 0,15 per cento del totale immesso giornalmente a Roma”. “Nel Comune di Roma il peso delle emissioni di PM10 delle auto diesel euro 5 e 6 su quelle totali è irrilevante (nei mesi invernali 30 kg sui 20.000 kg totali”, si legge nella nota, “che spiega puntualmente come è stato effettuato il calcolo: “Secondo i dati Aci, nel Comune di Roma circolano oltre 300 mila auto diesel euro 5 e 6: considerando i limiti emissivi per i PM di tali auto (0,005 gr/km), con una percorrenza giornaliera media in “fascia verde” di 20 km, il loro peso nel periodo del blocco del traffico è dello 0,15% che si dimezza (0,075%) nel caso più verosimile di una percorrenza di 10 km. In termini assoluti, le oltre 300 mila auto diesel euro 5 e 6 nel percorrere 20 km possono produrre al massimo 30 kg di PM al giorno rispetto ai circa 20.000 kg totali emessi giornalmente nel Comune di Roma nel periodo invernale, in cui il riscaldamento ha un ruolo predominante”. Dati (non becere ideologie come in molti stanno definendo in questi giorni le scelte politiche dei “grillini”, che fanno sorgere, spontanea, una domanda: “È necessario bloccare oltre 300 mila auto per un contributo alla qualità dell’aria quasi nullo o esistono misure immediate più efficaci?” Domanda alla quale la stessa nota dell’Unione petrolifera dà una risposta che suona come una condanna definitiva all’operato del sindaco e della su squadra: “Interventi anche modesti sulla pulizia e manutenzione delle strade cittadine darebbero risultati di gran lunga superiori.”

Una risposta a “Unione petrolifera, i numeri che “demoliscono” la scelta di bloccare i diesel Euro 6 a Roma

  1. Sono piuttosto deluso, lo confesso, dalla mancanza di commenti per evidenziare i danni che una decisione scriteriata quanto demagogica di una sindaca poco competente ha provocato.Chi pensa che questi problemi siano limitati alla città di Roma o a poche altre città sbaglia di grosso. Guardate quell’altro primo cittadino che ha avuto l’idea da “premio nobel” di vietare il fumo per la strada. Tutte queste iniziative hanno una matrice comune che è la voglia di apparire. Tra trent’anni chi si ricorderà della lungimirante idea del sindaco di Milano Sala? Gli auguriamo lunga vita ma molto probabilmente non ricoprirà ruoli importanti come oggi. Inoltre la gente si sarà già dimenticata di quella “ideona”che un giornalista come Vittorio Feltri ha ampiamente commentato. Perché, si chiede Feltri, non si occupa delle caldaie degli uffici pubblici?. La risposta credo sia evidente. Impatterebbe su di lui (Sala) e non darebbe il medesimo spazio sui media.

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