Ponti e gallerie che crollano: Il Governo deve dichiarare lo stato d’emergenza nazionale

Le condizioni di strade e autostrade in italia, fra crollo di ponti e cavalcavia e cedimenti di volte in galleria, ma anche con migliaia di buche nell’asfalto che rappresentano vere e proprie trappole mortali, sono talmente disastrate e pericolose da far sì che il Governo dichiari lo stato di emergenza nazionale? Ad avanzare una richiesta perchè questo avvenga sono i rappresentanti delle associazioni di categoria Assotrasporti, Fai e Sistema Impresa che hanno deciso di prendere drasticamente posizione contro il cattivo stato della rete stradale, autostradale ma anche  ferroviaria, affermando che  la priorità dello Stato deve essere quella di “salvare la vita delle persone che ogni giorno guidano sulle strade italiane”,  come ha dichiarato il presidente di Assotrasporti, Secondo Sandiano, denunciando come non solo “la rete di comunicazione stradale e autostradale non sia  sicura”, ma come poco o nulla sia stato fatto per prevenire nuove possibili tragedie. Un esempio?”I monitoraggi che non sono efficaci e le promesse fatte dalle istituzioni dopo il crollo del ponte Morandi che non sono state mantenute”. “Secondo il Consiglio superiore dei lavori pubblici, un organo tecnico del ministero per le Infrastrutture e i trasporti,  i tunnel a rischio sono circa 200. Dopo il cedimento del ponte Morandi, nel 2018, era stato annunciato dal governo un più incisivo sistema di controlli con la nascita dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa). Ma la situazione non è affatto migliorata”, si legge in un comunicato diffuso daAssotrasporti. “Ci hanno messo quasi un anno per nominare i vertici. Poi, è caduto il governo. Quanti ministri e presidenti del Consiglio dovranno cambiare prima che si faccia davvero qualcosa di concreto? L’incolumità degli autotrasportatori e degli automobilisti al momento non è garantita e non vogliamo essere complici della paralisi generale. Accanto alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale va preso un altro provvedimento. Tutti i tecnici che già lavorano per i vari enti pubblici, dai Comuni al Genio militare, devono essere coinvolti nell’attività di monitoraggio. Hanno le competenze e sono già stipendiati. È una cosa che si può fare subito e a costo zero”.

8 risposte a “Ponti e gallerie che crollano: Il Governo deve dichiarare lo stato d’emergenza nazionale

  1. Ogni regione deve monitorare lo stato del proprio territorio ed esporre i costi per le azioni correttive al governo, che deve solo occuparsi dei relativi finanziamenti.

  2. Per estrema chiarezza la nostra richiesta è di prevenire altri eventi mortali come il ponte Morandi. Infatti a lasciarlo cadere usandolo fino all’ultimo giorno non si sono evitati i problemi successivi, quindi chiediamo che come primo atto del governo si proceda alla preventiva chiusura di tutti i ponti e gallerie che sono ad elevato rischio. Pensiamo tutti che a noi non succeda ed abbiamo fretta di transitare proprio lì, ma purtroppo lo pensavano anche quelli che sono morti. Allora occorre un atto serio, concreto e veloce per prevenire altre morti. Poi ogni uno dovrà fare il suo dovere e quindi provvedere in merito ma dopo aver messo in sicurezza. Unitevi anche voi alla richiesta “salva vite” e lavoriamo insieme per ottenerla.

  3. Ma questi da dove arrivano? È una vita che le associazioni serie e rappresentative, non tutte per la verità, richiedono interventi adeguati per mettere le infrastrutture e le opere d’arte (i ponti) in stato di sicurezza. Più che l’evidenziazione di una esigenza o realtà mi pare una iniziative per mettere i “piedi dentro il piatto”. Del resto questa realtà associativa chi l’ha mai sentita? Di certo non c’entra nulla con la Fai, federazione autotrasportatori italiani, che gli operatori ben conoscono. Occhio! informiamoci bene chi sono questi soggetti. Non abbiamo bisogno di nuovi forconi o sardine.

    • Non farà fatica a trovare informazioni sia positive sia negative su di noi su internet, se poi vuole sapere meglio chi siamo può sempre chiedere al presidente di Conftrasporto visto che in origine eravamo una costola di quella confederazione. Cordialmente Alfonso Riva, presidente FAI trasporto persone http://www.faibus.it

  4. Per estrema chiarezza la nostra richiesta è di prevenire altri eventi mortali come il ponte Morandi. Infatti a lasciarlo cadere usandolo fino all’ultimo giorno non si sono evitati i problemi successivi, quindi chiediamo che come primo atto del governo si proceda alla preventiva chiusura di tutti i ponti e gallerie che sono ad elevato rischio. Pensiamo tutti che a noi non succeda ed abbiamo fretta di transitare proprio lì, ma purtroppo lo pensavano anche quelli che sono morti. Allora occorre un atto serio, concreto e veloce per prevenire altre morti. Poi ogni uno dovrà fare il suo dovere e quindi provvedere in merito ma dopo aver messo in sicurezza. Unitevi anche voi alla richiesta “salva vite” e lavoriamo insieme per ottenerla

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