L’auto che non parte se il conducente è ubriaco esiste. Ma il ministero non la fa “partire”

Si chiama alcolock, ed è un etilometro montato sull’auto. Finlandia e Svezia l’hanno reso obbligatorio su veicoli commerciali e scuolabus, altri 15 Paesi europei lo stanno testando. In Italia una legge prevede la sua installazione facoltativa con le compagnie assicurative disposte  a offrire robusti  sconti, Peccato però che manchino i decreti attuativi che il ministero dei trasporti non ha emanato. A denunciarlo, dopo la tragedia della Valle Aurina costata la vita a sette persone travolte dall’auto di un operaio ubriaco, è Beppe Severgnini che nel suo appuntamento sul Corriere della Sera on Line denuncia come “ limitare le stragi del sabato sera e bloccare il guidatore ubriaco sia possibile: basta volerlo”. La stessa  identica conclusione alla quale poche ore prima era giunto il vicepresidente nazionale di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè invitando il mondo politico a seguire strade “concrete” per fermare le stragi sull’asfalto. Come, appunto,  “spingere” gli automobilisti verso l’acquisto  di auto intelligenti capaci di non avviare il motore se il conducente è sbronzo.  Restano solo un paio di  interrogativi: quanti automobilisti sarebbero davvero disponibili ad acquistare un’auto pronta a lasciarli in panne dopo decine di cene o serate con gli amici al bar? E quante case automobilistiche sarebbero davvero pronte a investire su una soluzione che il mercato potrebbe non recepire?

3 risposte a “L’auto che non parte se il conducente è ubriaco esiste. Ma il ministero non la fa “partire”

  1. Durante una mia esperienza del passato, credo ve ne sia ancora traccia, avevo ripreso lo slogan: “chi beve non guida e chi guida non beve”. Purtroppo la proposta non venne accolta. Molti si scatenarono, qualcuno anche accusandomi di voler mettere e rischio il sistema enogastronomico italiano. Oggi, come se nulla fosse e dopo una serie di incidenti drammatici, torna a galla l’idea che però, immagino verrà archiviata non appena passerà “l’onda emotiva”: come dice un adagio campano “A da’ passa’ a nuttata”. Ne torneremo a parlare dopo il prossimo incidente, che purtroppo capiterà. Di una cosa sono certo: il Governo non farà nulla. Piuttosto aspettiamoci interventi sui limiti di velocità che poi servono solo per fare cassa o nuove invenzioni come quella sui seggiolini. Ma è possibile dimenticare di avere a bordo il proprio figlio? Però a quelli che li fabbricano l’idea va bene…

  2. Credo che ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità e in questo caso il Governo penso che ne abbia. La soluzione c’è ALCOLOCK ….basta volerlo e si eviterebbero migliaia di morti ogni anno.

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