In 200 gallerie c’è il rischio di crolli? L’allarme in una lettera trovata dalla Guardia di Finanza

In Italia ci sono oltre 200 gallerie (105 sparse su tutta la rete autostradale gestita da Aspi e altre 90 circa e in carico ad altre concessionarie) a rischio di possibili cedimenti o crolli? È quanto ipotizzano due articoli pubblicati dai quotidiani La Repubblica e La Stampa, citando come “prova” una documento inviato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici, due mesi prima del crollo nella galleria Bertè sulla A26, alla direzione generale del ministero delle Infrastrutture e i trasporti, alla società Autostrade, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco e a tutti i Provveditorati alle opere pubbliche d’Italia. Una lettera, datata 7 novembre 2019 e acquisita nelle indagini e nelle perquisizioni eseguite dagli agenti della Guardia di Finanza in seguito al crollo del Ponte Morandi di Genova. Delle 105 gallerie in carico ad Aspi, una decina si trova lungo le dorsali appenniniche tra Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna: oltre la Bertè, sullaA26, ci sono la Turchino, vicino Genova, mentre più a Nord la Mottarone, a Verbania; la Coronata sulla A-10, Genova-Savona, limitrofa al viadotto Morandi; sulla A12 Genova-Rosignano ci sono la Monte Quezzi, la Veilino, la Monte Sperone e la Maddalena tra Rapallo e Sestri Levante; sulla A7, la Genova-Milano Serravalle, la Bolzaneto Uno, la Monte Sperone e la Monreale. Nel Nord Est, la Tarvisio sulla A23, la Udine Tarvisio. Sulla A14 Adriatica la Pedaso e la Casello Grottamare, chiusa il 23 agosto del 2018 per un incidente provocato dall’incendio di un camion, riaperta dopo sei mesi.

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