Politici frustrati: “Le leggi non fermano le stragi stradali”. Forse perché non le fanno rispettare?

Nella battaglia contro chi guida ubriaco e drogato e provoca vittime innocenti i politici si sentono “frustrati” perché “sulla carta ci sono già tutte le sanzioni e le fattispecie, eppure non si riesce a far diminuire questi episodi”. Parola della vicepresidente della Commissione Trasporti Deborah Bergamini, di Forza Italia, che chiede di “investire in campagne di sensibilizzazione” .La stessa richiesta fatta dalla “collega” di Forza Italia Vincenza Labriola ( che a questa richiesta ne aggiunge però un’altra, ben più importante ma incredibilmente  spesso dimenticata da chi è al Governo: quella di avere maggiore presenza della Polizia sulle strade”. La soluzione sicuramente più efficace, ma che molti esponenti del Governo sembrano non voler ascoltar, preferendo utilizzare il denaro pubblico per pagare dei fannulloni per stare a casa sul divano, come ha più volte denunciato il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè, invitando proprio a destinare quel denaro all’assunzione di più agenti per presidiare strade e autostrade.

Una risposta a “Politici frustrati: “Le leggi non fermano le stragi stradali”. Forse perché non le fanno rispettare?

  1. Vorrei osservare che le osservazioni dell’onorevole Bergamini, condivisibili, debbono essere però completate. Magari, semplicemente, seguendo alcune proposte indicate da persone che usano semplicemente il buon senso. Come nel caso del presidente di Fai/Conftrasporto che da tempo sta indicando soluzioni tanto semplici quanto efficasci e facilmente applicabili, e che ho avuto modo di leggere in diverse occasioni proprio su stradafacendo. Esistono delle soluzioni tecniche adeguate, sia per chi prova a far partire un veicolo se ha bevuto sia per chi usa telefoni non a viva voce: quello che manca evidentemente è la volontà di introdurre il principio che chi beve o si droga non guida. Infine è indispensabile che i danni determinati debbano essere coperti anche con il patrimoni personali di coloro che li producono. I controlli vanno potenziati affidandoli alle forze dell’ordine che debbono essere aumentate anche riducendo le risorse oggi destinate ai fannulloni. Onorevole Bergamini, delle proposte del presidente Fai/Conftrasporto dovrebbe trovare traccia nei lavori parlamentari della Commissione della quale lei è vice presidente. Oppure può sempre contattare il nostro presidente, che credo sia sempre disponibile.

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