Caro traghetti, migliaia di Tir abbandoneranno le Autostrade del mare non più competitive?

“Nel momento in cui non c’è più la reale competizione fra strada e mare il rischio è che le imprese tornino a viaggiare su gomma anziché su nave e questo è un rischio che viaggia contro le intenzioni annunciate dal governo”. A lanciare l’allarme contro il pericolo che l’aumento dei costi dei traghetti per il trasporto dei tir sulle autostrade del mare, scattato con nuovo anno come diretta conseguenza dell’entrata in vigore dell’obbligo, per le compagnie di navigazione, di ridurre gli ossidi di zolfo dell’85 per cento, è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè che dai microfoni di Radio 24 ha lanciato l’invito al Governo a mettere a disposizione nuovi incentivi per il Marebonus, impedendo la “fuga” dei tir dai traghetti. “Il governo metta a disposizione delle autostrade del mare 20 o 30 milioni du euro in modo che gli armatori possano congelare gli incrementi che si determinano per questa decisione, giusta nei confronti dell’ambiente ma che non può pesare sugli autotrasportatori”, ha affermato Paolo Uggè rispondendo alla domanda del conduttore Andrea Ferro e sottolineando come gli aumenti, compresi fra il 20 e il 30 per cento, abbiamo già spinto diverse aziende ad abbandonare le autostrade del mare. “Abbiamo segnali di imprese che vogliono cambiare vettore tornando su gomma”, ha affermato Paolo Uggè, indicando nei nuovo incentivi per il Marebonus la possibilità di poter continuare a trasferire i tir dalla strada ai traghetti.

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