Consentire di fare effettuare da “professionisti esterni” le revisioni dei mezzi pesanti e risolvere almeno in parte i cronici ritardi delle Motorizzazioni civili, con centinaia, migliaia di pratiche accumulate sulle scrivanie e decine, centinaia di imprese di autotrasporto invitate a “ripassare” dopo sei, otto mesi e anche più per il controllo. Con tutti i rischi sulla sicurezza stradale che potrebbero conseguirne. “Esternalizzare” le revisioni avrebbe potuto essere un validissimo rimedio a una situazione da mesi drammatica, invece la possibile soluzione è stata scartata dal Governo che ha bocciato l’emendamento della Lega alla manovra che avrebbe consentito di smaltire le pratiche accumulate nelle Motorizzazioni, sempre più a corto di uomini e, dunque incapaci di dare una risposta alle domande di chi, con i camion lavora. “Una bocciatura incomprensibile, una inaspettata retromarcia delle forze politiche della maggioranza che, dopo aver confermato l’appoggio unanime a questa norma di buonsenso, hanno deciso di tornare indietro”, hanno denunciato in una nota congiunta la capogruppo della Lega in Commissione Trasporti, Elena Maccanti, il deputato Giuseppe Donina e gli altri deputati della Lega in Commissione Trasporti alla Camera, Alessandro Morelli, Massimiliano Capitanio, Fabrizio Cecchetti, Antonietta Giacometti, Edoardo Rixi, Giovanni Tombolato, Adolfo Zordan. “La misura infatti era stata votata all’unanimità all’interno delle modifiche al Codice della Strada in Commissione Trasporti. Purtroppo a questo governo non interessano le misure a favore dei cittadini, sono troppo impegnati a mettere nuove tasse. A farne le spese saranno le migliaia di autotrasportatori che devono attendere mesi per effettuare la revisione dei loro mezzi, con rischi concreti per la sicurezza sulle nostre strade, le autoscuole e i cittadini, che subiscono ritardi e inefficienze intollerabili. Ma noi non ci arrenderemo e riproporremo l’emendamento in ogni provvedimento utile, a partire dal decreto mille proroghe”.
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Potenza della politica. Del Rio, ex ministro dei trasporti, aveva dato assicurazioni che si sarebbe occupato della vicenda e che si sarebbe trovata la soluzione. Oggi Del Rio capo gruppo del PD blocca l’emendamento che avrebbe delegato, in assenza degli ingegneri in grado di effettuare le revisioni. Perché? per questi partiti conta chi ha presentato l’emendamento (nel caso di specie era stata la Lega) o risolvere un problema di sicurezza e che mette in difficoltà tanti autotrasportatori? Ecco perchè un certo modo di fare politica allontana i cittadini e abbandona certe forze politiche. Se la norma era un errore lo era anche prima e non solo ora.
Il signor Delrio era uno dei pochissimi esponenti politici che ancora mi dava qualche speranza. Alla luce di quanto afferma Giovanni depennerò anche lui dalla lista (ormai praticamente quasi bianca….)
Esiste un problema, qualcuno trova una soluzione, facilmente percorribile, ma la soluzione viene scartata per ragioni puramente “ideologiche”, di schieramenti. Tanto a loro non gliene frega un tubo, mica sono loro a tenere fermi i camion o a rischiare multe o sequestri all’estero (in Italia fortunatamente hanno capito il problema e ci vengono incontro). Il signor Delrio e tutti gli altri a fine mese si ritrovano il loro lautissimo bonifico sul conto per essere stati in tv, a un convegno a una riunione di partito.Per aver discusso di cose che nemmeno sanno come funzionino e per causare solo problemi a chi lavora.
Che siano maledetti….