Container nei porti, arriva una nuova tassa. Servirà a pagare i controlli sugli import export vietati

Un “contributo unificato”, che assorbe gli altri prelievi, su tutti i container “sbarcati e imbarcati nei porti dello Stato” anche senza merci: è la nuova tassa, arrivata tramite un emendamento al decreto fiscale approvato dalla commissione Finanze della Camera, che permetterà di potenziare i controlli negli scali. La tassa consentirà infatti di acquistare, da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, strumenti ad alta tecnologia per rilevare import-export vietati. Il nuovo contributo unificato dovràFinanze della Camera ha dato il via libera anche a un finanziamento di 5 milioni l’anno, a partire dal 2020, per la digitalizzazione logistica dei porti, delle ferrovie e dell’autotrasporto.

2 risposte a “Container nei porti, arriva una nuova tassa. Servirà a pagare i controlli sugli import export vietati

  1. Il presidente Monti, ex presidente del Consiglio non eletto, ha provato a rovinare la nautica con le tasse. Oggi il presidente Conte ci prova con i container regalando i traffici ad altri porti. Quando gli italiani impareranno a diffidare da coloro che, convinti della loro sapienza, con arroganza ci impartiscono lezioni che finiscono con rovinarci. Torniamo alle scelte del popolo. Forse c’erano le tangenti, ma almeno chi ti rappresentava lo sceglievano gli elettori. Oggi stiamo toccando i fondo, se non lo abbiamo già toccato.

  2. A proposito dei disastri causati dall’ex presidente del consiglio Monti segnalo ad Andrea la lettura di un articolo pubblicato tempo fa, con un’intervista a Roberto Perocchio, allora presidente di Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici aderente a Ucina Confindustria nautica. Lo trova cliccando qui:

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