Fumata nera sul possibile fermo nazionale dell’autotrasporto. La presidenza dell’Unatras, riunitasi a seguito dell’incontro avuto oggi con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Paola De Micheli, ha infatti deciso, “in considerazione degli impegni annunciati”, di non avviare le procedure per la protesta proclamata a fine ottobre ma di “proseguire la trattativa con il ministro nella giornata di martedì 19 novembre. Al termine del nuovo incontro di martedì 19 “, si legge nello scarno comunicato, “se non ci saranno le risposte concrete oggi anticipate dall’onorevole De Micheli, Unatras procederà all’avvio delle procedure per l’effettuazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto”.
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Si può sapere cosa ha promesso il ministro per fermare la protesta? O sono “segreti” che i signori dell’Unatras vogliono tenere per sè?
Cara Patrizia, non ci sono segreti ma esiste il rispetto dei ruoli e degli impegni assunti. A differenza di molti che non rispettano la parola data, le questioni trattate e che dovranno essere in un nuovo martedì concretizzate, non possono essere divulgate in quanto si devono rendere note solo questioni certe e poi, visto che dovranno essere verificate dal governo, per correttezza e per prassi e per prudenza fino a che non saranno rese certe martedì, ci atteniamo ai fatti concreti. Questo non incide sulle decisioni che l’Unatras, dopo l’incontro assumerà. Personalmente, anche se vorrei avere notizie più dettagliate di quelle che ho appreso leggendo il Punto del presidente Fai, ritengo che sia un comportamento maturo e responsabile.
Concordo con quanto detto da Giovanni. Il titolo allora lo ritengo un po’ forzato. Parlare di fumata nera è pessimistico. Il colore lo definirei, per ora tendente al grigio che può evolversi in bianco o nero.