Il carico di burocrazia soffoca le imprese di trasporto, ma c’è chi le aiuta a “scaricarlo”

Le pratiche burocratiche possono “rubare” anche metà del tempo di lavoro di un’impresa di autotrasporto. Sembra assurdo, ma è così. Parola dei responsabili della Fai, federazione autotrasportatori italiani, di Brescia, che in occasione della propria assemblea generale, nel presentare i servizi offerti agli oltre 2400 associati, ha voluto sottolineare proprio come grazie all’assistenza federativa le imprese possano dedicarsi interamente alla propria attività. Assistenza che, negli ultimi due anni, si è arricchita di un ulteriore servizio nato dalla collaborazione con due “educatori finanziari Maurizio Poli e Giusy Biondelli , a disposizione di tutti gli associati per una “ serie di incontri mirati e dedicati ad alcune tematiche legate alla crescita economica e “umana” dell’impresa”, come ha ricordato il presidente Sergio Piardi, “perché l’imprenditore ha bisogno di saper colloquiare con le banche in modo da assicurare il lavoro ai dipendenti e generare indotto per tutto il sistema”. Un’assistenza che riguarda anche le pratiche per l ‘acquisto di nuovi mezzi capaci di tagliare le emissioni e dunque l’inquinamento seguendo diverse possibili strade che Giusy Biondelli ha illustrato alla platea del Brixia Auditorium che ha ospitato l’assemblea invitando tutti gli associati a fissare un appuntamento in fai per approfondire le nuove opportunità di “scaricare” a dei professionisti gli aspetti burocratici dell’attività per potersi dedicare interamente al mestiere dell’autotrasportatore.

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