Chi più inquina più paga: solo un bello slogan. Nella realtà il fisco “stanga” i camion “puliti”

Chi più inquina più paga. Un bello slogan, niente di più. Perché nella realtà di tutti i giorni è tutta un’altra storia, incredibile nella sua assurdità, con i mezzi più moderni e tecnologici, e dunque meno inquinanti, che agli imprenditori dell’autotrasporto costano molto più, in termini di tasse, rispetto a camion vecchi che invece “avvelenano” l’aria che respiriamo. Un’assurda situazione denunciata al Forum di Conftrasporto in corso a Cernobbio, sul lago di Como, dove i responsabili dell’ufficio studi di Confcommercio, organizzatrice dell’evento giunto alla sua quinta edizione, hanno denunciato come “il fisco penalizzi i camion ‘più puliti’”, con i proprietari di un Tir Euro 6 costretti a “versare il triplo di ciò che dovrebbe sull’inquinamento prodotto, Continua a leggere

Quanto vale un’ora di guida su un Tir? Nell’era della concorrenza sleale c’è chi la paga 8 euro

Sono diverse le “croci” che il mondo dell’autotrasporto deve portare. Una di queste è rappresentata dal dumping sociale, ovvero il ribasso dei prezzi proposto da imprenditori senza scrupoli prontissimi a fare concorrenza sleale a chi rispetta invece  le regole attraverso l’utilizzo di manodopera a costi inferiori e senza tutele per i lavoratori. Un dumping che è la diretta conseguenza dell’enorme disparità delle condizioni di lavoro e di retribuzioni per i conducenti dei camion fra i vari Paesi europei . Continua a leggere

Brennero, le limitazioni ai Tir danneggiano in un colpo solo l’economia e l’ambiente

Le limitazioni ai Tir al Brennero fanno male all’economia ma anche all’ambiente. A ricordarlo, una volta di più, al governo austriaco (deciso a proseguire sulla strada dei divieti a qualunque costo, infischiandosene del diritto di far circolare liberamente in Europa persone e merci) sono i responsabili di Conftrasporto che da Villa d’Este a Cernobbio, teatro del 5° Forum internazionale di Conftrasporto organizzato da Confcommercio in collaborazione con Ambrosetti, hanno riacceso i riflettori su un “caso” che dura ormai da mesi, e che rischia di danneggiare in modo pesantissimo il “made in Italy”. Continua a leggere

Mezzi elettrici, un mito destinato a crollare: “Producono più danni per l’ambiente dei diesel

C’è un’Italia che è spesso “maglia nera” in Europa (con moltissimi esempi da citare…..) ma c’è anche un Belpaese che sa far meglio degli altri Stati europei. È l’Italia dei trasporti capace di “sorpassare” la media europea per la riduzione degli inquinanti. A confermarlo è il rapporto 2019 realizzato dai responsabili dell’ufficio studi di Confcommercio e presentato a Villa d’Este, a Cernobbio, in occasione del 5°Forum internazionale di Conftrasporto. Un rapporto che evidenzia, dati scientifici alla mano, come in circa 30 anni il settore abbia ridotto le emissioni di Ghg, ovvero i greenhouse gases responsabili dell’effetto serra, del 2,7 per cento contro un aumento medio nell’eurozona di quasi il 15per cento. Continua a leggere

300mila posti di lavoro nei cantieri? Progetti e soldi ci sono, ma il Governo li tiene fermi

Creare 300mila nuovi posti di lavoro all’anno facendo crescere il prodotto interno lordo italiano del 2,5 per cento: un traguardo che l’Italia potrebbe raggiungere sbloccando i cantieri e realizzando un maggiore equilibrio fiscale. Un traguardo, destinato ad avviare una “crescita felice”, rendendoci attori, anziché spettatori, degli scambi tra le aree continentali che nell’ultimo decennio sono raddoppiati, che potrebbe essere realmente aggiunto  e perfino molto più facilmente di quanto si possa immaginare. Parola dei responsabili dell’Ufficio studi di Confcommercio che nel loro rapporto su trasporti e sostenibilità nello scenario economico internazionale, presentato al 5° Forum internazionale di Conftrasporto organizzato da Confcommercio in collaborazione con Ambrosetti ospitato a Villa d’Este a  a Cernobbio, Continua a leggere

Cono-scienza: la nuova parola capace di guarire inquinamento e cambiamenti climatici

Conoscenza, senza la ì, oppure conoscienza con la vocale aggiunta fra la lettera c e la e? Un dilemma da sempre, per migliaia di studenti. La risposta è: senza la i, anche perché il termine non ha nulla a che fare con la parola “scienza”, con cui ha molto da spartire invece il vocabolo “creato” da Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, per anticipare quella che sarà la risposta data dal Forum di Cernobbio (in programma il 21 e 22 ottobre con in prima fila proprio il tema dei trasporti sostenibili) alla domanda di soluzioni all’inquinamento, ai cambiamenti climatici. La “cono-scienza”, appunto, col trattino separatore per non creare confusione. Continua a leggere