Calabria, Sicilia, Basilicata e Campania: i tir più pericolosi (per ambiente e sicurezza) sono qui

Calabria, Sicilia, Basilicata e Campania: sono queste le regioni italiane dove circolano i camion più vecchi e, di conseguenza, meno sicuri. Ad affermarlo è uno studio realizzato dai responsabili dell’osservatorio sulla mobilità sostenibile di Airp, l’associazione italiana ricostruttori pneumatici, che analizzando i più recenti dati forniti dall’Aci hanno scoperto come in Calabria circoli addirittura il 76,4 per cento di autocarri da Euro o a Euro 3, in Sicilia il 73,5 per cento, in Basilicata il 70,5 per cento e in  Campania il 69,5 per cento. Numeri allarmanti, distanti mille chilometri dalle realtà di regioni del Nord, come la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige, dove la percentuale di camion precedenti all’Euro 4 sono rispettivamente il 19 e il 21,6 per cento del parco circolante. Una situazione “ad alto rischio” sia per quanto riguarda l’inquinamento ambientale sia la sicurezza mostrata in modo chiarissimo dal “riepilogo” dei numeri: su un totale di 4,8 milioni di autocarri in circolazione su strade e autostrade del Belpaese, quelli che appartengono alle categorie di emissione Euro 0, 1, 2 e 3, immatricolati prima del 2006 e caratterizzati da elevati livelli di emissioni, sono 2,7 milioni, pari al 56,6 per cento del totale, mentre gli autocarri Euro 4, 5 e 6 sono invece 2,1 milioni, il 43,4 per cento del totale.

3 risposte a “Calabria, Sicilia, Basilicata e Campania: i tir più pericolosi (per ambiente e sicurezza) sono qui

  1. Se pensi di prendere i voti in quelle regioni sembra evidente che l’intervento dei vari esecutivi non si realizzi. Ho conosciuto un solo uomo di governo (sottosegretario ai trasporti) che invece ha portato avanti, pur tenendo conto delle varie situazioni e della necessità di concedere anche un ragionevole tempo per attuare le nuove disposizioni. Lo hanno fatto secco quelli del partito che lo avevano chiamato al governo come tecnico. Provate a ricordare chi era?

  2. Se pensi di prendere i voti in quelle regioni sembra evidente che l’intervento dei vari esecutivi non si realizzi…. Marco non capisco cosa voglia dire…..

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