Camionisti, fermarsi a dormire “dove capita” può costare un processo per omicidio stradale

La mancanza di aree di sosta dove gli autisti di camion possano fermarsi per riposare, spessissimo “costretti” a farlo per rispettare le norme sugli orari di guida e riposo, spinge spesso i conducenti a interrompere il viaggio “dove capita”.  Posteggi “arrangiati” che possono creare però pericoli con conseguenze penali gravissime. Ne è una prova il caso di un  camionista rumeno di 47 anni rinviato a giudizio con l’accusa di avere causato la morte di motociclista che si era schiantato contro il suo veicolo fermo lungo una via di Cerasolo di Coriano, in provincia di Rimini. Per quell’episodio, avvenuto nell’estate del 2016, l’autista  (che stava dormendo nel semirimorchio quando un motociclista che procedeva nella stessa direzione per dirigersi al lavoro lo aveva tamponato subendo ferite mortali) dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.

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