Il viceministro Rixi condannato: se ne Salvini ne Di Maio faranno retromarcia cadrà il Governo?

E adesso cosa accadrà alla guida del Governo? È la domanda che si stanno ponendo milioni di italiani dopo la notizia della condanna a tre anni e cinque mesi inflitta dal tribunale di Genova, al termine del processo sulle cosiddette “Spese pazze” nella Regione Liguria dal 2010 al 2012, ai viceministro per le Infrastrutture e i trasporti Edoardo Rixi ritenuto colpevole di peculato e falso. Una condanna, addirittura più pesante, di un mese, di quanto richiesto dal pubblico ministero, Francesco Pinto, che prevede per l’esponente della Lega anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ma soprattutto una sentenza destinata con ogni probabilità a riaccendere lo scontro Lega-M5S dopo le dichiarazioni diMatteo Salvini, decisissimo nell’affermare che non ci sarebbero state dimissioni da parte del vice del ministro Danilo Toninelli in caso di condanna, e quelle degli esponenti dei 5 Stelle pronti ad assumere una posizione inflessibile su ciò che prevede il contratto di governo laddove si afferma che “dell’esecutivo non possono fare parte condannati, anche in primo grado, per il reato di peculato”.Un bel dilemma per Luigi Di Maio & Co: perdere ogni credibilità davanti a popolo degli elettori (che già l voto del 26 maggio ha dimostrato di aver perso gran parte della fiducia nei pentastellati), restando al governo con la Lega e con un viceministro condannato o dimostrare che le promesse non erano solo parole o, peggio, prese in giro, e far cadere il governo? “Che Rixi, se condannato, si debba dimettere non lo dice solo il contratto ma la morale comune,io non posso pensare che Salvini, dopo aver vinto le elezioni, possa mandare tutto a carte quarantotto con la lettera Ue, una manovra complicata, per difendere un condannato”, ha detto Alessandro Di Battista al termine dell’assemblea M5S. Sarà Salvini a fare retromarcia?

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