Auto elettrica, medaglia a due facce: smaltire una batteria può costare anche 3000 euro

Quali sono i costi reali dei tagliandi delle auto elettriche e ibride e quale il possibile risparmio rispetto ai  modelli tradizionali? A svelarlo è l’indagine “Manutenzione auto elettrica e ibrida”, realizzata da SicurAUTO.it e presentata in anteprima ad Autopromotec 2019 , che ha  messo a confronto 40 modelli, tra elettriche (EV), ibride (HEV) e con motore a combustione interna (ICE)  analizzando  piani di manutenzione ordinaria e costi ufficiali dei costruttori durante i primi 6 anni. L’indagine, che ha “calcolato” un  risparmio medio tra un’auto elettrica e l’equivalente modello tradizionale pari al 42 per cento, ha assegnato alla Jaguar I-Pace  il primato per il maggiore risparmio in manutenzione (il 75 per cento in meno rispetto alla “gemella tradizionale” Jaguar F-Pace), mentre tra 10 auto ibride analizzate la Suzuki Swift Hybrid, per quanto sia la più economica al listino, è risultata essere  l’auto che richiede più manodopera (13,4 ore in 6 anni) e quasi quanto la gemella a benzina (13,9 ore) e  la Lexus NX 300h la più cara, con 1925 euro di tagliandi in 6 anni. All’estremo opposto del termometro dei costi c’è la Kia Niro HEV, la più economica, con 1192 euro,  e anche la meno esigente in ore di manodopera  con 7,7 ore. Un capitolo a parte merita il delicatissimo tema dello smaltimento delle  batterie con  costi di smaltimento  esorbitanti per le batterie al Litio: secondo i calcoli fatti dai responsabili di Cobat, il consorzio che opera nel settore del recupero delle batterie, possono arrivare  a 3000 euro per ogni singola batteria smaltita.

 

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