Noleggiatori auto nei guai? Il ministro Toninelli scarica tutte le colpe sul suo vice Rixi

L’obbligo del rientro in rimessa dopo ogni corsa per le auto a noleggio con conducente? È colpa del vice ministro leghista Edoardo Rixi, così come messa fuori legge di Ncc e Uber. A scaricare tutte le responsabilità della vicenda sul suo vice è stato il ministro alle Infrasterutture e ai Trasporti Danilo Toninelli che incontrando una delegazione di autisti, ha affermato, come pubblicato dal sito Businessinsider.com (cliccate qui per leggere) che “sugli Ncc la responsabilità è sua. Io ero d’accordo con l’area regionale e provinciale”, ha proseguito Toninelli, “all’inizio ero convinto fosse necessario il ritorno in rimessa, poi ho capito. Ma la delega è di Rixi”. Ai noleggiatori che lamentano di essere rimasti senza lavoro, Toninelli ha voluto spiegare la propria posizione promettendo che verrà messa mano al provvedimento per “risolvere i problemi, senza però voler favorire o danneggiare nessuno. Abbiamo ereditato una situazione complicata”, ha concluso il ministro, “Hanno prorogato per anni senza mai risolvere, creando un incancrenimento”.

2 risposte a “Noleggiatori auto nei guai? Il ministro Toninelli scarica tutte le colpe sul suo vice Rixi

  1. Ma quale situazione complicata! Solo un fatto è vero ed è che la situazione è stata generata da Gasparri e Alemanno nel 2008 e che poi tutti i ministri che si sono succeduti non hanno avuto il coraggio e la capacità di trovare una soluzione che era possibile e hanno sempre prorogato (oggi siamo nel 20019…). Il resto non sta in piedi. Innanzitutto la responsabilità è in capo al titolare del dicastero che è Toninelli. Due in questi ultimi mesi si sono fatte manifestazioni, ne hanno parlato giornali e televisioni, il ministro vuol dire che è disattento? Che non ne sapeva niente? A me pare una grossa bugia detta solo per ragioni elettorali. Si dovrebbe vergognare di questo modo di agire. Ho letto tante dichiarazioni del vice presidente di Confcommercio, Uggè, e mi pare inaccettabile questo chiamarsi fuori. Oppure il ministro insiste nel dire di non aver letto nulla? E se non li ha letti lui i suoi collaboratori cosa sono lì a fare? Comunque il responsabile è sempre lui. Ma lo sa il ministro che la legge è in vigore? Che nel frattempo molti o sono costretti a chiudere oppure a lavorare in modo irregolare? Promette che si interesserà. Certamente dopo le elezioni vero ministro? Non ha neppure sentito il parere dell’Authority, onorevole Soro, che ha rimarcato le inadempienze della legge? Forse è meglio che torni a fare l’assicuratore.

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