Auto elettrica, esistono davvero pericoli (che non vi hanno detto) in caso d’incidente?

L’auto ibrida o elettrica in caso d’incidente può essere pericolosa? Sì, almeno secondo un lettore di Difesa Online, testata giornalistica indipendente nata per diffondere una “cultura della difesa”, attraverso quella che un tempo si sarebbe chiamata “controinformazione”, e che in una lettera inviata alla direzione (cliccate qui per leggere) motiva la propria affermazione. Spiegando innanzitutto da dove deriva il potenziale pericolo (dalla batteria ad alta tensione, con la precisazione che di rischio si può parlare solo nel caso l’incidente sia talmente grave da compromettere l’integrità dell’involucro) e indicando poi cosa potrebbe accadere in caso d’incidente “importante”. Per esempio che le batterie di alta tensione a uso automobilistico, realizzate con materiali (Litio) si possano incendiare al contatto con l’acqua, cosa che potrebbe rappresentare un serissimo problema, si legge nel testo, nel caso in cui ci si trovasse a dover spegnere l’incendio di una vettura a benzina coinvolta in un incidente grave con un’auto elettrica. Eventualità in cui “occorrerebbe poter riconoscere immediatamente l’auto elettrica e impedire a chiunque di avvicinarsi e usare solo estintori a C02. Ma non è tutto: un altro pericolo, ancora più grave, potrebbe essere quello della di folgorazione perché “se c’è stata la rottura dell’involucro della batteria di alta tensione i suoi moduli interni potrebbero essere in corto circuito con la carrozzeria e così uccidere chi entra in contatto con la carrozzeria”. Pericoli di cui i costruttori di automobili sono ben coscienti”, sottolinea il lettore, evidentemente per niente affatto interessato a creare  inutili allarmismi ma piuttosto a far giustamente riflettere, cittadini e costruttori ai quali è rivolta una domanda ben precisa:   “come cercano di porre rimedio?”. ” In primo luogo progettano le vetture al meglio di come possono, e sviluppano logiche ad attivazione automatiche per eliminare l’erogazione di corrente dalla batteria”, si legge sempre nella lunga lettera inviata a Difesa Online. “Sono sforzi progettuali enormi, ma nessun progettista del mondo potrà mai prevedere come potrebbe effettivamente danneggiarsi una batteria in caso di incidente, perché non esiste un incidente uguale all’altro e perché le auto non sono degli autoblindo”. Riflessioni da non sottovalutare  così come molte altre (che riguardano anche gli interventi dei vigili del fuoco per tagliare i cavi che portano la tensione elevata, col rischio però che “la corrente elettrica possa aver trovato una via di fuga differente da quella su cui i pompieri agiscono con il loro intervento”) da leggere per intero su Difesa Online.

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