Tav, tre sbagli in un colpo solo. “La non scelta costerà carissima a tutto il Paese”

Un triplo sbaglio, perché che sconnette l’Italia dai mercati europei, penalizza il sistema produttivo e determinerà penali e ulteriori contenziosi economici per la richiesta dei danni. I responsabili di Conftrasporto Confcomercio non hanno avuto il minimo dubbio nel commentare la “non scelta” sulla Tav, decisione che, prevedonoi responsabili delle associazioni, il Paese dovrà presto rimpiangere. Una “non scelta” che è stata ritenuta  “inopportuna e dannosa, in  quanto dimostra che in Italia è possibile non dare continuita’ agli impegni assunti (la Torino-Lione èun anello parte di un corridoio transeuropeo e riguarda tutta l’economia continentale), si legge in un comunicato stampa; “dannosa perché, in termini economici, tutti i Paesi coinvolti che hanno già avviato interventi funzionali al corridoio mediterraneo non potranno che chiedere il ristoro dei danni causati dalla scelta italiana, che disconosce impegni precisi assunti e che va a impattare sull’economia dei loro Paesi. Una ‘non scelta’, quella adottata in questi giorni, che sconnette l’Italia dai mercati europei, penalizza il sistema produttivo e determinera’ penali e ulteriori contenziosi economici per la richiesta dei danni”.

2 risposte a “Tav, tre sbagli in un colpo solo. “La non scelta costerà carissima a tutto il Paese”

  1. Tav si oppure no? Ho la percezione che chi si dichiara favorevole alla sua realizzazione, abbia interessi esclusivamente economici che porterebbero ulteriore vantaggio alla propria azienda, ma non ai suoi dipendenti! I più rapidi collegamenti operati, favorirebbero certamente ogni genere di scambio che però avrebbero effetti negativi sulla nostra economia. Un pò come l’euro: avrebbe dovuto far “girare” meglio anche la nostra economia, ma il risultato è stato un flop di dimensioni colossali finendo con il raddoppio dei costi di tutto. Per questi motivi non si può riporre neppure fiducia in chi dovrebbe garantire la stabilità dei contratti di lavoro e non solo. La politica, quella vera, quella di “anima e core”, non guarda a vantaggi esclusivi dei soliti pochi, ma al benessere di tutta la nazione. Chi dice che la Tav va realizzata (subito ora, malgrado i lavori siano iniziati 30 anni fa…) vuole: a) perseguire i propri personali obiettivi; b) creare entropia (disordine) e disinformazione per gestire meglio (secondo questi) le prossime elezioni. Non posso che sperare nel buon senso degli italiani che alle prossime elezioni sapranno valutare liberamente i pro e i contro – non solo della Tav – e comprendere meglio come quei pochi secondi trascorsi all’interno della cabina elettorale, possano determinare miglioramenti o peggioramenti non tanto del nostro futuro, ma quello dei nostri figli!

  2. Si vede che l’autore del messaggio è bene a conoscenza dei meccanismi che si sviluppano nel mondo del trasporto e della logistica. Ritengo tuttavia abbia una visione distorta e anche un po’ di parte. Premesso che ogni opinione che viene presentata in modo corretto è ben accetta, tuttavia notiamo come esistano visioni e affermazioni non rispondenti alla realtà dei fatti. La Tav è stata voluta dall’Unione europea per realizzare una rete di collegamenti trans europei utili a rendere più competitiva l’economia continentale. Quindi non vi sono stai interessi particolari di qualche impresa. Se non si è a conoscenza che oggi la gran parte di quei servizi via terra sono appannaggio di imprese che provengono da Paesi dell’Est che praticano dumping sociale e quindi, essendo più competitive sia per il basso costo del lavoro sia del gasolio, si sono sostituite nel tempo alle imprese italiane non si ha il quadro dei riferimenti per valutare. La Tav è uno strumento che favorendo gli scambi via treno aiuta l’economia italiana in quanto connette il nostro sistema produttivo con quello europeo. Il tutto a vantaggio delle imprese e dei propri lavoratori.

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