Porto di Livorno senza “comandanti” dopo essere stato travolto da un’inchiesta sugli accosti

Abuso d’ufficio  per la concessione temporanea di alcuni accosti. È questo il capo d’accusa contestato dalla procura della Repubblica di Livorno  al presidente dell’Autorità portuale Stefano Corsini  e al segretario generale  Massimo Provinciali che sono stati interdetti dai pubblici uffici per un anno su decisione del giudice per le indagini preliminari  Marco Sacquegna  che ha accolto in parte le richieste avanzate dal pubblico ministero.  Un autentico “tsunami” che ha spinto  il sindaco di Livorno,  Filippo Nogarin, a scriver  su Twitter che “ciò che sta succedendo nel porto di Livorno può avere ripercussioni molto gravi sull’intera città” e ad auspicare “il ministero Danilo Toninelli riesca a trovare quanto prima la soluzione più adatta per tutelare un comparto strategico che dà lavoro a centinaia di persone”. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo  Ettore Squillace Greco, era partita nel 2016 dopo un esposto presentato da un terminalista e avrebbe permesso di scoprire, come affermato dallo stesso  giudice per le indagini preliminari come “l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno abbia reiteratamente concesso autorizzazioni temporanee per l’occupazione nelle aree retrostanti di alcuni accosti del porto in favore di società tramite “modalità penalmente illecite”. In altre parole avrebbero favorito, in maniera illegale, il gruppo Grimaldi di Napoli, e alcune società a esso collegate, a discapito di altre compagnie di navigazione, che non avrebbero avuto così garantita la libera concorrenza. Il gip ha anche applicato una misura di interdizione di un anno dall’esercizio di uffici direttivi di imprese o enti che svolgano attività di fornitura di beni o servizi in ambito portuale o per attività marittime nei confronti di Costantino Baldissara, che tutti nel mondo della navigazione conoscono come  amministratore delegato della Sintermar e consigliere Grimaldi e che i magistrati livornesi indicano invece come “l’uomo Grimaldi a Livorno”,  e di tre imprenditori. A breve dovrebbe nominare un commissario che sarebbe già stato individuato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per  assicurare il regolare proseguimento delle attività dell’Autorità portuale di Livorno.

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