Transpotec 2019, ecco perché è stata una tappa importante nel viaggio dell’autotrasporto

L’edizione 2019 del Transpotec appena conclusa ha rappresentato una “tappa” importante nel cammino associativo di Fai Conftrasporto, sia per la presenza di operatori legati al mondo rappresentato, sia per il coinvolgimento nei vari dibattiti e sia per gli incontri avuti nel corso delle quattro giornate del salone dell’autotrasporto e della logistica veronese e che hanno permesso ai rappresentanti della Confederazione di sottoporre all’attenzione di parlamentari europei (come gli onorevoli Mara Bizzotto e Angelo Ciocca della Lega), del sottosegretario del ministero per le Infrastrutture e i trasporti Armando Siri e, non certo ultimo, del vicepremier Matteo Salvini, le principali esigenze delle imprese del settore. Individuando, con un altro ospite illustre, il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, gli interventi derivanti dalla ripartizione delle risorse destinate alle imprese di autotrasporto. Quattro giorni particolarmente intensi, vissuti fra proposte e confronti su temi di interesse per la categoria, con momenti particolarmente significativi, come per esempio quelli vissuti insieme con un folto gruppo di studenti “guidati” in un processo di avvicinamento alle tematiche e all’attività di trasporto e logistica. Una strada che Conftrasporto, dopo il protocollo di intesa sottoscritto con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, ha portato avanti anche al Transpotec e che ha coinvolto, sia in master universitari sia nelle scuole professionali, diverse realtà territoriali Fai impegnate in un processo formativo di prospettiva per i giovani e per le imprese. Iniziative di indubbio valore, così come anche quelle messe in campo dall’Albo degli autotrasportatori e da Scania e come la decisione del vice ministro Edoardo Rixi che ha inserito nella Legge di stabilità le risorse per rifondere una gran parte dei costi che coloro che decidono di avvicinarsi al settore del trasporto e della logistica sostengono. E sempre all’Albo degli autotrasportatori si deve l’organizzazione di un interessante convegno che ha visto la sottoscrizione di un’ intesa con il ministero dell’Interno per incrementare gli interventi atti a garantire una maggior sicurezza, con la presenza del vice ministro Edoardo Rixi a confermare un concreto segno della volontà del ministero di perseguire quella che è una strada indispensabile. Fra i numerosi convegni andati in scena a Transpotec 2019, molti dei quali hanno avuto per protagonisti Fai e Conftrasporto, da segnalare anche quello sul Sistri, alla presenza di esperti e rappresentanti del ministero dell’Ambiente, durante il quale Fai-Conftrasporto ha annunciato una proposta di legge che verrà presentata e che ha l’obiettivo di risarcire molte imprese di autotrasporto per i costi sostenuti per le Black box, le scatole nere che avrebbero dovuto garantire la tracciabilità nel trasporto di merci pericolose e rifiuti e che invece non sono mai risultate in grado di funzionare. Temi concreti, di grande interesse per la categoria, affrontati da esponenti di associazioni storiche dell’autotrasporto che non hanno avuto certo bisogno di organizzare truppe da schierare nei padiglioni per dimostrare la reale rappresentanza nel settore, ne tantomeno di fare, a Transpotec concluso, considerazioni troppo di parte se non addirittura fantasiose. Associazioni la cui attenzione ora è rivolta alle prossime settimane, con l’avvio, finalmente, dei tavoli di confronto che erano stati concordati nel protocollo di intesa sottoscritto col governo l’estate scorsa.

Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio 

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