“Sulla Tav con la Lega non abbiamo ancora avuto tempo di sederci a un tavolo e discutere, ma anche se partiamo da posizioni molto lontane, sono sicuro che riusciremo a trovare una sintesi”. Ad affermarlo, ai microfoni di “Zapping” su Radio1, è stato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, imboccando di fatto una strada che va un direzione opposta a quella di Alessandro Di Battista che ha sempre ribadito invece come il “no” senza se e senza ma sia una condizione irrinunciabile nella politica del Movimento 5 stelle.
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Io apprezzo molto l’operato del ministro Toninelli. Indipendentemente dal fatto che il TAV sia o meno utile, è l’unico che ha deciso di vederci chiaro. Non siamo più abituati a Politici (con la “P” maiuscola) che si preoccupano di come vengono impiegati i soldi pubblici (meglio specificare che sono soldi nostri, che quando si parla di “pubblici” o “Stato”, ci sono persone che pensano e ritengono di non farne parte oppure la cosa non li riguarda). Quando mai si è visto un Politico che dice agli Italiani: “valutiamo bene se ne vale la pena o no. Sono tanti, tanti soldi. Bisogna spenderli bene, e valutare che l’investimento di questo patrimonio abbia effettivamente un ritorno economico in tempi ragionevoli”: Io lo apprezzo molto! Con tutti quei soldi, si potrebbero sistemare tante opere – comprese quelle ricostruzioni avviate per le persone che hanno vissuto le tragedie di un terremoto – tra le quali alcune da decenni ancora incompiute. Vai Ministro! E grazie per il Tuo operato!
C’è solo una cosa che il ministro Toninelli potrebbe fare per ottenere il mio apprezzamento: firmare una lettera di dimissioni.