Mini Tav, per Conftrasporto si può fare. “Ma come punto di partenza e con un arrivo preciso”

La mini-Tav? Può essere un punto di partenza ma a patto che ci siano precise garanzie per il futuro”. Così il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè ha commentato l’ipotesi, annunciata dal sviceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, di una soluzione che possa far risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro lasciando intatto il tunnel di base da 57,5 chilometri tra Saint-Jean de Maurienne in Francia e Susa-Bussoleno in Italia eliminando invece la galleria tra Avigliana e Orbassano. Una Mini Tav, appunto che potrebbe far ripartire il cantiere della Torino-Lione, evitando all’Italia di perdere  300 milioni di euro di finanziamenti europei. “La proposta del viceministro Rixi può essere un punto di partenza, se si conosce quello di arrivo”, ha dichiarato Paolo Uggè, ” non devo certo ricordare io al vice ministro come l’opera abbia una valenza internazionale e veda coinvolte Francia e Unione Europea che sostengono il 70 per cento dei finanziamenti dell’infrastruttura. “Conftrasporto non può che ribadire la necessità per l’economia europea, e quindi italiana, della realizzazione della Tav, ma nel mettersi a disposizione ritiene necessario un incontro che dica con certezza se gli appalti saranno assegnati nei tempi previsti e soprattutto chiarisca con quali tempi intenda muoversi il Governo”, ha concluso il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommerio.“L’economia italiana chiede la fine della fase delle incertezze sulle opere e l’avvio rapido di quanto necessario”.

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