I cavalcavia reggeranno il peso dei tir? Tocca ai gestori e non alle aziende verificarlo

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Lecco sulla tragedia del cavalcavia di Annone Bianza, ceduto di schianto l’8 ottobre 2018 uccidendo un automobilista che proprio in quel momento stava passando sotto e ferendo altre sei persone, nell’indicare i sei presunti colpevoli chiamati a rispondere delle accuse di omicidio e disastro colposo, ha fatto chiarezza su una questione particolarmente importante per l’intero sistema dell’autotrasporto eccezionale. Continua a leggere

Tragedia di Annone, chiusa l’inchiesta. Il maxi tir “scagionato” per il crollo del cavalcavia

L’ autoarticolato dell’azienda di autotrasporto bergamasca Nicoli che il 8 ottobre 2018 stava percorrendo il viadotto sulla Statale 36, ad Annone Brianza, nel lecchese, ceduto di schianto uccidendo una persone e ferendone altre sei, trasportava un carico di coils inferiore al peso di 108 tonnellate, limite massimo concesso per questo tipo di trasporto. Un trasporto perfettamente in regola, dunque, ma nonostante questo erano stati in diversi a indicare il camion come possibile “corresponsabile” del crollo. Un sospetto spazzato definitivamente via ora dalla chiusura delle indagini sulla tragedia da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Lecco: tra i sei indagati non figura infatti alcun rappresentante dell’azienda bergamasca specializzata in trasporti eccezionali.  Continua a leggere

Patenti facili, 70 camionisti indagati. C’è chi ha passato l’esame dando una risposta su 25

Sono una settantina i camionisti che hanno ricevuto dal tribunale di Como un avviso di chiusura delle indagini, “anticamera” di una più che probabile  richiesta di rinvio a giudizio, perché sospettati di aver ottenuto aiuti  per conseguire il patentino Adr  dalla Motorizzazione civile. È questo l’ultimo capitolo della vicenda  che l’8 novembre 2018 aveva visto il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Como, Laura De Gregorio,  condannare un dirigente della Motorizzazione civile  e due responsabili di autoscuole nell’ambito di un’ inchiesta su agevolazioni per conseguire il certificato di abilitazione al trasporto di merci pericolose, il cosiddetto patentino Adr, ottenuto proprio grazie ai suggerimenti forniti ai candidati, uno dei quali promosso addirittura pur non avendo risposto a 24 domande su 25. Continua a leggere