Un milione e 200mila automobilisti hanno causato incidenti nel 2018. Ecco chi sono…

Brutto inizio dell’anno per quasi un milione e duecentomila automobilisti  italiani, che avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno aumentare la propria classe di merito e, insieme a essa, il costo dell’RC auto. Una brutta notizia addolcita, almeno in parte, dal fatto che i numeri sono comunque in diminuzione di quasi il 10 per cento rispetto all’anno precedente, diminuzione fatta registrare soprattutto grazie ai giovani al volante che probabilmente a causa di una maggior insicurezza che li porta ad avere più attenzione sulle strade hanno denunciato, in percentuale, meno incidenti con colpa rispetto alla media nazionale; solo il 2,03 per cento degli automobilisti con età compresa tra i 18 e i 20 anni peggiorerà così  la propria classe di merito. E  se l’età media degli automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito è pari a 46 anni, come rileva l’indagine realizzata da Facile.it, sono le donne ad aver denunciato il maggior numero di incidenti per colpa: il 4,33 per cento contro il 3,55 per cento mentre per quando riguarda  le professioni delle persone coinvolte in incidenti provocati da loro stese sono i pensionati gli automobilisti meno prudenti (4,46 per cento)  seguiti da impiegati (4,26 per cento) e  insegnanti (4,21 per cento). Valori sopra la media nazionale (che è del 3,83 per cento) anche per il personale medico (4,18 per cento), e liberi professionisti (4,13 per cento)) mentre gli automobilisti più virtuosi sono esponenti del mondo  ecclesiastico (2,23 per cento)) e delle forze armate (2,49 per cento). La regione che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è la Liguria (5,09 per cento) davanti a  Lazio,  (4,95 per cento)  Marche (4,87 per cento)) e Toscana (4,8 per cento) mentre   i valori più bassi sono stati registrati in Molise (1,13 per cento)), Calabria (1,52 per cento)) e Basilicata (1,53 per cento)

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