Nessuno vuol più fare il camionista? Sono 150mila le offerte di lavoro senza risposta

“Duemilacinquecento euro netti al mese per guidare tir modernissimi, ma l’azienda non trova gli autisti”. La notizia (cliccate qui per leggere l’articolo), pubblicata solamente un paio di settimane fa, arrivava dal Veneto dove l’offerta di uno stipendio decisamente allettante, per di più con un contratto a tempo indeterminato, era caduta miseramente nel vuoto, nonostante l’esercito di disoccupati, soprattutto fra i giovani, continui a veder le proprie fila ingrossarsi. Poca voglia di lavorare da parte di una generazione cresciuta in un mondo troppo “virtuale” e troppo poco “reale” (fra reality tv dove non serve saper far nulla per fare soldi facili e Internet che racconta di mondi fatati dove si può addirittura far montagne di denaro con selfie e follower) o così poco allettante il mestiere di camionista (soprattutto se costringe a stare fuori casa per giorni o addirittura settimane)? Continua a leggere

Anas, tre dirigenti sapevano che la piazzola di sosta stava cedendo e non intervenirono?

Sapevano da tempo, grazie a diverse segnalazioni, che la situazione del tratto della superstrada E45 dove l’11 febbraio 2018 ha poi ceduto una piazzola nella carreggiata nord, in direzione Pieve Santo Stefano (Arezzo), era disastrosa, ma non fecero interventi urgenti di risanamento adeguati: per questo tre dirigenti Anas sono stati indagati con l’ipotesi di reato di disastro doloso. Continua a leggere

Salvini: “Sì a nuove infrastrutture, ma sulla Tav aspettiamo i risultati dell’analisi costi benefici”

“A favore della Tav ma in attesa della verifica dell’esame costi benefici”. Ha praticamente dato un colpo al cerchio e uno alla botte il ministro dell’Interno Matteo Salvini rispondendo su Rtl a una domanda sulla manifestazione degli imprenditori a favore della Tav. “Anche io sono per il sì, per un’Italia che cresce, che ha più strade e ferrovie, ogni proposta che è a favore di un’Italia che cresce ben venga”, ha affermato, aggiungendo però che “sulla Tav aspettiamo l’esame costi-benefici su cui stanno lavorando”. Continua a leggere

Chi lavora dice sì alla Tav. Il Governo può continuare a non ascoltare chi traina il Paese?

Dodici associazioni imprenditoriali insieme per dire sì alla Tav, alle infrastrutture, alla crescita. Protagonisti dell’industria, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, della cooperazione che non si rassegnano all’immobilismo. C’è da rifletterci, non credete? A me pare un bel segnale, questa è una svolta” Ad affermarlo, alla vigilia della manifestazione a favore della Tav organizzata a Torino, è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che intervistato da quotidiano La Repubblica ha denunciato come il governo stia “trascurando il motore della crescita” e come non si possa tener conto “ delle sole promesse elettorali inserite nel contratto ignorando le ragioni della crescita economica. Continua a leggere