Viadotto crollato, ci fu omesso controllo del ministero? “Riflettiamo sulle parole di Di Pietro”

Un invito a “meditare su quanto l’ex ministro e magistrato Antonio Di Pietro ha dichiarato in questi giorni”, ovvero che  “è vero che potrebbe esserci una responsabilità da parte di Autostrade per l’Italia sull’omessa manutenzione e sull’omesso ripristino,  ma è anche vero che c’è un omesso controllo da parte del ministero delle Infrastrutture”). A rivolgerlo, a pochi giorni dalla tragedia di Genova  costata la vita a 43 persone coinvolte nel crollo del viadotto Morandi, alla classe politica italiana, e in particolare ad “alti esponenti del Governo” protagonisti di “talune affermazioni sulla revoca delle concessioni autostradali,”, è il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè  secondo il quale “solo recuperando la necessaria competenza, il ruolo dello Stato e il senso della misura, anche da chi fa informazione, potremo aiutare il nostro Paese a diventare europeo. Continua a leggere

Salvini votò il rinnovo della concessione ad Autostrade. “L’errore è di chi non ha vigilato”

Fra chi nel 2008 votò a favore del rinnovo delle concessione ad Autostrade figura anche Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che oggi parla di un “errore” e punta l’indice accusatorio contro chi avrebbe dovuto vigilare e contro chi “ha governato per anni e anni” e oggi farebbe bene a rispettare un “silenzio opportuno”ì. “Ricordo che io e miei colleghi e amici abbiamo giurato il primo giugno e oggi è 20 agosto: giusto che rispondiamo su quel che abbiamo fatto e non fatto, ma che qualsiasi cosa sia accaduta al mondo sia colpa del Governo Conte Salvini Di Maio….”, ha aggiunto Matteo Salvini sottolineando di non essere responsabile di ciò che è stato fatto prima dell’insediamento del governo Conte.  Continua a leggere

Genova, consigli per chi viaggia e deve trovare strade alternative al viadotto crollato

“Genova, volevano andare a Genova…” cantava Enrico Beruschi. Cosa che, per chi deve raggiungere la città della Lanterna o solo transitarci diretto verso altre destinazioni, dopo il crollo del viadotto Morandi è diventata assai più complicata visto che la tragedia ha spezzato in due il collegamento da Levante e a Ponente della Liguria con la prospettiva, più che concreta, che il problema si trascini per anni.  Ecco alcune indicazioni utili per chi deve viaggiare in quell’area. Continua a leggere

Strade e ponti sicuri, le richieste al Governo viaggiano anche su Radio Vaticana

“In Italia si è portata avanti per anni una politica che non ha realizzato le infrastrutturazioni delle quali il Paese avrebbe avuto bisogno e oggi poi l’attuale governo tenta addirittura di bloccare le scelte effettuate”. A rilanciare la necessità per il Paese di dotarsi di strade, autostrade, ma anche di ferrovie e porti efficienti,  per far viaggiare le merci e assicurare competitività è stato il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé che ai microfoni di Radio Vaticana, intervistato da Giordano Contu, ha sottolineato come il Paese abbia necessità di infrastrutture adeguate, in particolar modo “sulle tratte che portano verso l’uscita del Paese perché le merci devono arrivare nel minor tempo possibile se non vogliamo che perdano competitività”. Continua a leggere

Genova, nuovo ponte pronto fra 5 mesi a costo zero? Al Governo non interessa, a chi lavora sì

“Ho sentito dichiarazioni da parte di responsabili di società Autostrade che hanno affermato d’essere in grado di realizzare in cinque mesi un nuovo ponte a Genova a costo zero, con i costi perla realizzazione interamente a carico delle concessionarie. Poi ho letto la risposta del vicepresidente del Consiglio che ha affermato che questo non è un problema e che non gli interessa, e sono rimasto raggelato. Forse non interesserà a lui ma all’economia nazionale al Paese sì” C’è da restare basiti leggendo certe dichiarazioni”.Ad affermarlo,in collegamento con gli studi del canale televisivo Class Cnbc, versione italiana del canale paneuropei Cnbc Europe che trasmette notizie economiche da tutto il mondo 24 ore su 24, è stato il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e di Confcommercio Paolo Uggè allarmato per le pesantissime ricadute economiche che il crollo del viadotto di Genova, in mancanza di risposte concrete e rapide. Continua a leggere

“Revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia? Una follia dettata dall’emotività”

“Revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia? Questa è una delle tante follie che qualcuno immagina e dà come risposta all’emotività del momento, tirar fuori una cosa del genere è irreale”. Ad affermarlo è stato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggè. Continua a leggere

Viadotto crollato a Genova, la Lombardia rischia di pagare pesanti conseguenze economiche

“Il disastro di Genova avrà forti ripercussioni sulla Lombardia? È il timore di Claudio Fraconti, presidente di Fai Milano-Lodi- Monza Brianza, che ai microfoni di Rai3 (cliccate qui per vedere il video) ha esibito numeri che appare oggettivamente impossibile mantenere dopo il crollo del ponte Morandi. “Il Porto di Genova ha movimentato lo scorso anno circa 2,6 milioni di Teu, ovvero la misura standard di volume nel trasporto dei container che corrisponde circa a 40 metri cubi, di cui si stima che il 60 per cento abbiano origine o destinazione in Lombardia”, ha affermato Claudio Fraconti, spiegando che il timore principale riguarda la possibilità che questo flusso possa rallentare notevolmente in seguito alla decisione di alcune compagnie di scegliere altri scali”. Continua a leggere

Perché prima non cadevano tutti questi ponti? L’usura c’entra, i tir sovraccarichi ancora di più

“Come mai prima non cadevano tutti questi ponti? Forse c’è una motivazione e va ricercata, più che nell’usura, sicuramente nella norma che ha consentito di far circolare tir con 108 tonnellate di merci quando magari si poteva evitare di fare un favore alla committenza che voleva risparmiare sui trasporti”. A tornare a denunciare una verità sulla quale da anni chi governa il Paese chiude sistematicamente gli occhi, è stato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che ai microfoni di Radio 24, parlando del crollo del viadotto di Genova ma anche di altri avvenuti recentemente, ha affermato come “non ci sia alcun dubbio sul fatto che il fattore peso, soprattutto se i tir stanno a lungo fermi incolonnati, ha un impatto sulla struttura preoccupante. Continua a leggere

Genova apre il porto 24 ore su 24 per facilitare imbarchi e sbarchi da traghetti e navi da crociera

Viabilità da incubo e 50 mila posti di lavoro in ballo: è  questo lo scenario  “post crollo” del viadotto Morandi di Genova descritto da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto ed ex presidente dell’autorità portuale della “Lanterna”. Uno scenario analizzato ai microfoni del Gr3, da Paolo Signorini attuale presidente dell’Autorità portuale, che ha illustrato le principali iniziative adottate per far fronte alla situazione, anche alla luce del fatto che  per ancora 4 settimane al Porto di Genova sono programmati arrivi di traghetti e navi da crociera. Iniziative che vanno dall’apertura 24 ore su 24 del porto, per non congestionare troppo il traffico di giorno, a un piano tracciato con i vertici della Polizia stradale per far defluire il traffico. Continua a leggere

Fermiamo i maxi tir che “sfondano i ponti” per far viaggiare solo quelli più leggeri?

“In attesa che avvenga un “miracolo” che possa garantire la manutenzione di ponti e strade, resta solo una cosa da fare: proibire il transito a Tir da 100 tonnellate… Soluzione drastica, che non piacerà certo a chi in questi decenni ha investito nei maxi tir (senza porsi la domanda se fossero pericolosi, perché anche a loro interessava solo guadagnare?), ma di fronte alle emergenze occorre saper intervenire. Come diceva un bravissimo chirurgo: di fronte a un cancro non puoi usare l’aspirina, devi tagliare e ripulire… “Il commento inviato a stradafacendo per trovare una possibile strada per prevenire eventuali nuove tragedie come quella del viadotto Morandi a Genova è davvero perseguibile? Continua a leggere

La Borsa “brucia” sei miliardi di euro dopo il crollo del viadotto di Genova

Sei miliardi di euro “bruciati” in Borsa in poche ore: è il risultato del crollo del viadotto Morandi di Genova sui titoli di Atlantia,  la società della famiglia  Benetton che controlla la concessionaria Autostrade per l’Italia, che hanno aperto in calo del 25 per cento dopo l’ annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla volontà di revocare ad Autostrade la concessione autostradale. Le azioni, che venerdì avevano fatto registrare un calo tutto sommato contenuto, -5,39 per cento, hanno visto alla riapertura delle compravendite scattare la corsa alla vendita che le dichiarazioni dei vertici di Autostrade per l’Italia, fiduciosi “ di poter dimostrare il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla concessione” non ha saputo frenare. Continua a leggere

Quattro cavalcavia a rischio Il Lombardia. La perizia di un anno fa svelata solo oggi

Quattro viadotti che passano sulla superstrada Milano-Meda sono a rischio e dovranno essere chiusi. A rivelarlo è il Corriere della Sera rivelando le conclusioni di una perizia, effettuata circa un anno fa ma tenuta finora  “segreta”, commissionata dalla Provincia Monza Brianza all’ingegner Giuseppe Giunta, che ha giudicato il ponte 14 all’altezza di via San Benedetto a Cesano Maderno, il ponte 12 all’altezza di via Alessandro Manzoni, sempre a Cesano Maderno, il ponte 10 all’altezza di via Maestri del Lavoro a Bovisio Masciago e lo svincolo 26 non sicuri. Continua a leggere

Un camionista: “Ho sentito tremare il viadotto del Belice sulla superstrada per Agrigento”

“In Sicilia il viadotto del Belice sulla superstrada che va verso Agrigento, è traballante quando ci passano mezzi pesanti… Provato personalmente, da brividi”. A scriverlo alla redazione di stradafacendo.tgcom24.it è Giovanni, che invita a fare “urgentemente controlli a tappeto su tutti i ponti e viadotti, mettendo a lavorare gente competente e alternando intanto la circolazione o chiudendola su quelli a rischio maggiore…”. Se siete stati testimoni di pericoli che avete incontrato lungo strade e autostrade, magari proprio attraversando dei ponti, potete segnalarlo lasciando un commento qui sotto.

Viadotto crollato: per Autostrade per l’Italia multe per 150 milioni e concessioni cancellate?

“Autostrade per l’Italia deve pagare tutto, ci saranno multe per 150 milioni di euro e verranno revocati i contratti per le concessioni”. È durissimo l’attacco sferrato dal Governo, per voce del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli e del vicepremier Luigi Di Maio, ai vertici della Società per azioni (del gruppo Atlantia, che detiene il 100 per cento del capitale e vede come principale azionista la famiglia Benetton) responsabile del viadotto di Genova crollato provocando 39 vittime. “Autostrade per l’Italia è stata coperta politicamente da governi precedenti, ma noi non faremo da palo a chi non fa la manutenzione dei ponti”, hanno denunciato i due esponenti del Movimento 5 Stelle sottolineando anche come “Autostrade abbia la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi non paghi neppure le tasse”. Continua a leggere

Il crollo del viadotto fa precipitare anche i titoli di Atlantia. La Borsa calcola i risarcimenti?

Il crollo del viadotto di Genova ha causato un “crollo” anche in Borsa: quello del titolo Atlantia, la società della famiglia  Benetton che controlla la concessionaria Autostrade per l’Italia, che dopo essere precipitato fino a perdere più del 10 per cento, è risalito fermandosi comunque a meno 5,39 per cento. Il mercato ha subito conteggiato le perdite che il gruppo dovrà sostenere in seguito al disastro? Continua a leggere