Fai Verona: “Le lobby industriali hanno spinto i mega tir a viaggiare contro il Codice stradale”

L’articolo 10 del Codice della strada prevede che il trasporto eccezionale di un unico pezzo indivisibile possa arrivare a pesare fino a 108 tonnellate mentre per i carichi composti da più pezzi il limite è di 40 tonnellate. Una serie di circolari ministeriali ha consentito però di raggiungere le 108 tonnellate anche in caso di carichi multipli, consentendo in questo modo alla committenza di risparmiare sui trasporti. Una scelta trasformatasi, negli anni, in un  pericolo mortale che a tutt’oggi, nonostante i recenti crolli di ponti, continua a viaggiare indisturbato tra l’indifferenza generale.  E questo nonostante i ripetuti allarmi lanciati. L’ultimo, in ordine di tempo, è “suonato” a Verona dove Alessio Sorio, segretario provinciale di Fai Conftrasporto, ai microfoni del telegiornale regionale della Rai, ha denunciato come “le lobby industriali abbiano  fatto si che arrivassero delle circolari per liberalizzare i trasporti eccezionali contro quanto previsto dal Codice della strada, facendo sì che l’eccezione diventasse la norma”, sottolineando come, “con ponti e cavalcavia vecchi e inadeguati, il passaggio continuo di questi carichi possa portare a un’usura maggiore. Con oltre il 60 per cento dei ponti gestiti da Anas considerati a rischio il Governo non può più sottrarsi al suo dovere d’intervenire” ha concluso  Alessio Sorio, rilanciando altissimo un Sos che , se non raccolto, potrebbe causare nuove tragedie.

8 risposte a “Fai Verona: “Le lobby industriali hanno spinto i mega tir a viaggiare contro il Codice stradale”

  1. Un’altro con l’apostrofo…Storti prima di dare dei sapientoni ad altri guarda alla tua ignoranza…. E magari anche alla tua vigliaccheria: gli attacchi si firmano con nome e cognome!

  2. Lobby industriali che hanno alla guida una potente signora che ha guidato anche una potente associazione di categoria di cui in troppi hanno paura di fare nome e cognome?

    • Colleghi, invece di cercare delle colpe inesistenti fate veramente un’analisi seria. Il vero problema sono le mancate manutenzioni non solo ai ponti ma anche al semplice fondo stradale, vi sono strade che non vengono asfaltate da decenni o vengono continuamente rattoppate in qualche modo. Cosa pretendete? Se non si cambiano le gomme o se non si fa la giusta manutenzione ai propri mezzi state certi che per strada ci rimanete.
      Ma non vi siete accorti come sono aumentate le manutenzioni? Quindi bisogna chiedere con forza che i vari enti facciano ciò che è giusto fare in un Paese che vuole stare al passo con i tempi. Non dimenticate che dalla crisi del 2008/2009 i prezzi dei trasporti non sono aumentati rispetto al 2007, mentre le autostrade hanno aumentato tutti gli anni pur avendo meno spese e tutto in autostrada costa più caro; se andate al supermercato, trovate prezzi inferiori alla bottega, quindi fate le vostre giuste considerazioni.

      • Quindi trasportare 108 tonnellate nello spazio di un normale mezzo da 46 ton (2.25 volte il peso) e dire che danneggiano strutture non progettate per questi pesi ripetuti è cercare colpe inesistenti?? Concordo che la manutenzione è essenziale ma puoi fare tutta la manutenzione che vuoi me se carichi un ponte (o anche un camion) il doppio di quello che può sopportare prima o poi crolla (Annone docet). Solo in Italia hanno permesso questo scandalo di mezzi che portano del materiale standard con però il peso triplo di quello consentito a un mezzo normale. Questi mezzi , sfruttando le pieghe della legge e l’inerzia dei magistrati , continuano ad aumentare e i costi li paga la società (e chi ci lascia la pelle) . Tra l’altro qualcuno ha verificato se sono stati rilasciati permessi a questi mezzi per transitare sul sul ponte Morandi??

        • Appunto, guarda che caso ma l’Ilva di Cornigliano , già acciaierie di Cornigliano è stata ed è molto frequentata dai famosi 108 ton …… e che coincidenza la famosa Coop dei para…… genoani che dai frigor si espande ai coils con i 108ton, diventando padroni della famosa azienda lecchese con 4soldi per un fantomatico “affitto del ramo d’azienda”….. (con buona pace dei creditori , fra i quali lo Stato italiano). Nella malaugurata ipotesi crollassero altri ponti ….. Qualcuno che conta intervenga, caro dott. Uggè abbandoni ogni remora, per il bene comune, per evitare altre stragi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *