Fermo dei tir rinviato a fine settembre. Il ministro aveva poco tempo per i trasportatori

Gli autotrasportatori non fermeranno i tir. O , almeno, non lo faranno dal 6 al 9 agosto come proclamato  nelle settimane scorse da Unatras rinviando la possibile manifestazione di protesta nazionale all’ultima settimana di settembre qualora i numerosi problemi irrisolti da mesi non dovessero essere nel frattempo adeguatamente affrontati e risolti. È quanto deciso dai rappresentanti della categoria al termine del primo incontro concesso, dopo settimane di attesa, al mondo dell’autotrasporto dal neoministro alle Infrastrutture e ai trasporti che ha annunciato l’apertura di un tavolo all’inizio di settembre. Ai rappresentanti di Confartigianato Trasporti, Fai, Fita Cna, Assotir, Fiap, Sna Casa e Unitai, che il ministro ha incontrato precisando di  avere però il tempo contato per altri impegni successivi e di dover lasciare poi  il compito di discutere la situazione al sottosegretario Edoardo Rixi, non avendo ancora trovato il tempo di assegnare le deleghe ai nuovi sottosegretari, è stato promesso l’impegno a trattare con il ministero dell’Economia per trovare risorse supplementari per le deduzioni forfettarie, impegno che non è stato però ritenuto sufficiente per concedere  la revoca del fermo richiesta dall’esponente del governo, rinviando solo la protesta. “Noi siamo usciti dalla riunione con una promessa, il Governo con la spada di Damocle di un fermo nazionale in una fase in cui le imprese ripartono dopo le ferie estive”, ha commentato il presidente di Unatras Amedeo Genedani,  a conferma che l’incontro non ha ancora una volta fornito risposte vere alle imprese e che il clima fra le parti resta decisamente freddo.

Una risposta a “Fermo dei tir rinviato a fine settembre. Il ministro aveva poco tempo per i trasportatori

  1. Un ministro dei trasporti che fa attendere oltre un mese e poi va all’incontro dicendo che ha pochissimo tempo da dedicare al mondo dell’autotrasporto. Non c’è nulla da aggiungere….

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