Due miliardi di euro: tanto costerà agli italiani fare retromarcia sul progetto Tav

Quanto costerebbe all’Italia abbandonare il progetto Tav Torino-Lione? Oltre due miliardi di euro. Una somma fatta calcolando la restituzione di un finanziamento europeo di oltre 800 milioni di euro che non potrebbe usare per altri scopi; un miliardo abbondante di euro che verrebbe con ogni probabilità richiesto a titolo di risarcimento dalla Francia e dall’Unione europea che questa cifra l’avrebbero già spesa per le opere preliminari; 350 milioni già spesi dall’Italia, a quel punto inutilmente. Continua a leggere

La Tav ancora non c’è ma ha già causato uno scontro al Governo fra Conte e Salvini

La Tav non si fa più. Anzi forse sì. Osservata dall’esterno la “gestione” del caso Tav da parte del nuovo Governo è un autentico disastro. Già, perché non c’è stato quasi neppure il tempo di leggere la decisione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di fermare il progetto, ed ecco arrivare una dichiarazione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che sconfessa di fatto il premier (oltre che l’alleato Gigi Di Maio): “Sulla Tav occorre andare avanti e non tornare indietro. Continua a leggere

Fermo dei tir rinviato a fine settembre. Il ministro aveva poco tempo per i trasportatori

Gli autotrasportatori non fermeranno i tir. O , almeno, non lo faranno dal 6 al 9 agosto come proclamato  nelle settimane scorse da Unatras rinviando la possibile manifestazione di protesta nazionale all’ultima settimana di settembre qualora i numerosi problemi irrisolti da mesi non dovessero essere nel frattempo adeguatamente affrontati e risolti. È quanto deciso dai rappresentanti della categoria al termine del primo incontro concesso, dopo settimane di attesa, al mondo dell’autotrasporto dal neoministro alle Infrastrutture e ai trasporti che ha annunciato l’apertura di un tavolo all’inizio di settembre. Continua a leggere