I Tir marciano sul Governo. “Non si degna neppure di guardare i problemi, pronti al fermo”

Se mai esistesse una “classifica” dei ministri più “veloci” nel “subire” uno sciopero, Danilo Toninelli, da poche settimane alla guida del dicastero per le Infrastrutture e i Trasporti, potrebbe aspirare a ritagliarsi un posto in prima file. Se non darà risposte concrete e rapidissime al mondo dell’autotrasporto, rischia infatti di “regalare” a milioni d’italiani l’incubo di uno sciopero dei Tir, protesta capace, come ha purtroppo dimostrato l’ultimo sciopero, di paralizzare letteralmente il Paese. Ad avvertirlo dell’imminente e catastrofico pericolo è stata una lettera inviatagli dai vertici di Unatras, l’Unione delle più rappresentative federazioni del trasporto su gomma, in cui si afferma che “in assenza di soluzioni concrete da parte del Governo, la risposta sarà il fermo dell’autotrasporto.A più di un mese di distanza dal Suo insediamento alla guida del dicastero dei Trasporti e dall’invio delle nostre ripetute richieste di incontro per la pronta risoluzione delle problematiche segnalate”, si legge sempre nella lettera di Unatras, “siamo costretti a constatare la totale indifferenza di questo Governo nei confronti della categoria dell’autotrasporto merci”. Un’indifferenza che sta già producendo gravi effetti alle imprese del settore. Basti pensare, denunciano sempre i vertici di Unatras, che “non è ancora stata emanata la circolare dell’Agenzia delle Entrate che consente le deduzioni forfettarie per le spese non documentate delle imprese di autotrasporto, motivo per cui queste ultime, oltre a essere costrette a rimandare il pagamento delle tasse, stanno subendo danni incalcolabili”. Fra le richieste e i nodi da sciogliere ci sono: la certezza delle risorse strutturali; il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese;il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni, a garanzia della sicurezza della circolazione; la ripubblicazione dei costi minimi della sicurezza e il rispetto dei tempi di pagamento; l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete. “Qualora nei prossimi giorni non arrivassero risposte concrete alle problematiche sopra esposte, le federazioni aderenti a Unatras preannunciano la decisione di proclamare il fermo dei servizi dell’autotrasporto, con modalità che saranno rese note già dalla prossima settimana”.

Una risposta a “I Tir marciano sul Governo. “Non si degna neppure di guardare i problemi, pronti al fermo”

  1. L’unico sciopero fatto fu nel 2006 col governo Prodi. Inutile. In quanto prima e dopo c’e’ stato il governo Berlusconi, che ben poco ha fatto. E ancor meno han fatto i governi successivi. Ora dopo due mesi pretendete che questi risolvano 20 anni di menefreghismo, innefficenza e incapacita’? La prima stupidata fu la liberalizzazione delle licenze, poi la mancata regolarizzazione dell’apertura all’est europa. Poi la truffa del Sistri, i mancati pagamenti dell’Ilva, e potrei andare avanti per ore. E Unatras si sveglia ora a fare la voce grossa? Ora che oramai siamo ad un punto di non ritorno? Complimenti. Vivi complimenti.

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