Logistica sostenibile tra Italia e Austria: il porto di Trieste guida il progetto Smartlogi

Diminuire l’impatto ambientale, utilizzando al meglio la tecnologia e le informazioni. Sono questi i cardini di “Smartlogi – Logistica Transfrontaliera sostenibile e intelligente”, il progetto europeo di cui è capofila il porto di Trieste. Smartlogi, che avrà una durata di 24 mesi e un budget di circa 1,3 milioni, è co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Austria ed è sviluppato in collaborazione con l’interporto di Fürnitz, l’Università di Klagenfurt, il Gect “Senza Confini”, la Regione Veneto, l’Università Iuav di Venezia ed Eurac.
La finalità, spiega una nota dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, “sarà quella di potenziare la cooperazione sia sul piano operativo che istituzionale, riguardante le opzioni sostenibili del trasporto intermodale, al fine di diminuirne l’impatto sull’ambiente in termini di emissioni di gas inquinanti, CO2 e rumore sull’arco alpino, lungo l’asse del Brennero e quello di Tarvisio”. Il porto di Trieste e il terminal austriaco di Fürnitz (Villach) adotteranno una soluzione tecnologica condivisa per lo scambio di dati in tempo reale, in modo da rendere il trasporto ferroviario delle merci più conveniente ed efficiente. Verrà anche sviluppata una strategia replicabile in altri territori transfrontalieri. “Smartlogi è particolarmente importante perché è il primo di una nuova serie di progetti focalizzati sullo studio di soluzioni innovative nel settore intermodale”, ha dichiarato il presidente dell’Autorità, Zeno D’Agostino. “Ambito in cui il porto di Trieste è protagonista a livello nazionale, non solo per le performance conseguite in termini di traffico, ma anche sul fronte degli investimenti e delle politiche di rilancio future che vedono nella ferrovia il perno dello sviluppo logistico dello scalo”.

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