Incidenti stradali più gravi di sempre: quelli con coinvolti pullman hanno fatto vere stragi

La cronaca più recente ci ha raccontato del terribile incidente sulla A21, che è costato la vita a sei persone, e del pullman precipitato da una scogliera in Perù (i morti sono stati 48). Ultimi casi di una storia, quella degli incidenti stradali, che ha provocato troppe lacrime. Come quelle che hanno versato i famigliari e gli amici delle 13 studentesse morte in Catalogna il 20 marzo 2016: sette di loro erano italiane. Ragazze del programma Erasmus che viaggiavano a bordo di un pullman finito fuori strada mentre tornava a Barcellona dalla festa dei fuochi, la Fiesta de las Fallas, di Valencia.  Continua a leggere

La moto è come una bella donna, dà grandi soddisfazioni ma non va fatta mai arrabbiare

Sulle auto e sulle moto sono stati scritti fiumi di parole. Spesso bellissime, a volte da personaggi diventati famosissimi proprio grazie alle quattro o alle due ruote. Come nel caso di Valentino Rossi, secondo il quale “La moto non è solo un pezzo di ferro, anzi, penso che abbia un’anima perché è una cosa troppo bella per non avere un’anima. La moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà grandi soddisfazioni, ma devi sempre stare attento a non farla arrabbiare”. Se avete trovato da qualche parte citazioni che vi hanno colpito su auto, moto, ma anche su altri mezzi di trasporto (come per esempio i camion, i treni, gli aerei, le navi…) lasciate un commento nell’area in coda all’articolo.

Stangata sui pedaggi autostradali inspiegabile. Per questo l’hanno coperta dal segreto?

Si scrive adeguamenti, si legge nuova stangata per gli autotrasportatori. Parola di Antonio Petrogalli, presidente regionale lombardo della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, che in una lettera aperta inviata agli organi d’informazione sottolinea come la nuova, e purtroppo consueta, stangata di inizio anno in materia di pedaggi autostradali (che il ministero dei Trasporti, sottolinea con amara ironia l’autotrasportatore capace di guidare la Fai Bresciana da una manciata di associati a oltre 2300 iscritti, “chiama con pudore o forse con un pizzico di vergogna adeguamenti che derivano dalle convenzioni con le società di gestione autostradale stipulate nel 2007 e dalle delibere del Cipe del 2007 e del 2013”) colpisca doppiamente una categoria che invece lotta per chiedere una diminuzione dei costi per poter essere competitivi. Una stangata che per molte imprese di autotrasporto merci e persone rischia di mandare in tilt i bilanci, già risicati. Ecco il testo completo della lettera. Continua a leggere