La pubblicità di nuove auto è destinata a percorrere sempre più la strada del web

Il web si appresta a rivoluzionare le modalità d’acquisto dell’auto, con le vetture che, entro cinque anni, saranno comprate on line da quasi un italiano su cinque come afferma un’indagine presentata allo Iab Internet Motorsedizione speciale dell’evento di digital automotive più importante d’Europa? Ebbene, la stessa “rivoluzione” sembra destinata a far cambiare strada (e  in realtà sta già facendo) anche al mondo della pubblicità: secondo gli ultimi dati Nielsen, infatti, gli investimenti nel digital advertising del 2018 legati al mondo dell’auto cresceranno del 9,4 per cento rispetto all’anno precedente: ben più della media del mercato digital, che si fermerà al 7,9 per cento. Continua a leggere

Vetture acquistate on line? Tra cinque anni potrebbe farlo quasi un automobilista su cinque

Tra cinque anni 18 automobilisti su cento in Europa acquisteranno una nuova vettura online? È probabile, almeno secondo i responsabili dell’indagine condotta da Motork, azienda italiana che sta guidando in Europa l’innovazione della distribuzione auto, presentata allo Iab Internet Motors (http://www.internetmotors.it), edizione speciale dell’evento di digital automotive più importante d’Europa, giunto alla quindicesima edizione. Un’indagine secondo la quale, sempre entro il 2022, il 79 per cento degli acquirenti dovrebbe optare per un approccio “ibrido”, usando cioè sia il web in alcune delle fasi del processo d’acquisto sia la tradizionale visita in concessionaria per altre, mentre appena un 3 per cento dovrebbe restare “fedele” al rivenditore, senza passare dal web. Continua a leggere

Quante altre imprese devono chiudere prima che il Governo scarichi i costi burocratici?

È da tempo che la burocrazia siede sul “banco degli imputati” con l’accusa di frenare la crescita della nostra economia. Quanto costi al Paese e, in particolare al mondo del trasporto, la macchina burocratica è sotto gli occhi di tutti: un “peso” ormai insostenibile, che ogni  impresa è costretta a trainare ogni santo giorno e che rende impossibile restare concorrenziali o, addirittura, sopravvivere sul mercato. Un “carico” di scartoffie, spesso inutili e pagate a peso d’oro,  che è stato mostrato in tutta la sua devastante carica negativa al recente Forum di Cernobbio, organizzato da Confcommercio Conftrasporto attraverso un’analisi approfondita, raffrontando la realtà del nostro Paese con la media europea, sia in termini di costi sia di tempo che, come dice il detto, “è denaro”.  Continua a leggere