Agenti Fbi indagano su Uber: un’app veniva utilizzata per “spiare” le auto dei rivali?

Gli agenti dell’Fbi, l’ente investigativo di polizia federale degli Stati Uniti d’America, hanno aperto una nuova indagine su Uber, il colosso mondiale deciso ad assicurarsi il monopolio del trasporto persone grazie a un’applicazione che consente, dal telefonino, di prenotare un passaggio in auto non per forza guidata da professionisti del trasporto persone? La notizia è stata pubblicata dal Wall Street Journal che sottolinea come l’inchiesta sarebbe stata aperta per accertare se l’app abbia usato un software per interferire illegalmente contro un rivale, seguendo proprio gli autisti di quest’ultimo, la società Lyft. L’indagine su ‘Hell’, ovvero “inferno” (questo il nome del programma, ormai cancellato, al centro del nuovo caso) rappresenta l’ennesimo grattacapo piovuto sulle spalle del nuovo amministratore delegato, Dara Khosrowshahi, visto che con questa sono diventate tre le inchieste federali sulle pratiche di Uber.

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