Taxi prenotati con un’App: in Grecia Uber potrà lavorare solo con conducenti professionisti?

Si preannuncia un autunno caldo anche in Grecia per Uber, il colosso mondiale partito alla conquista del settore del trasporto persone “armato” di un’App che mette in collegamento diretto autisti, non professionisti, e passeggeri? Sembrerebbe proprio di sì: il ministero dei Trasporti greco, secondo indiscrezioni pubblicate dal sito Ekathimerini, starebbe infatti lavorando a una legge destinata a restringe il campo di operatività dell’App di trasporto automobilistico privato rimettendo in strada paletti smantellati dalla precedente normativa per liberalizzare il mercato.  In base alle nuove regole, che potrebbero approdare in Parlamento in autunno, tutte le compagnie di servizio taxi verrebbero obbligate a detenere una licenza per operare, e sarebbero inoltre obbligate ad assumere conducenti professionisti per un periodo minimo di tre anni.

Ryanair pronta ad acquistare una parte di Alitalia. E a usare gli aerei della flotta

Se dovesse “decollare” la trattativa aperta da Ryanair per acquisire una parte di Alitalia, la compagnia irlandese continuerebbe a utilizzare la flotta dalla compagnia di bandiera italiana. Lo ha affermando l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, nel corso di una conferenza stampa all’aeroporto diBologna, sottolineando anche che Ryanair presenterà un’offerta vincolante per l’acquisto di Alitalia, ma solo sull’asset lungo raggio, entro il 2 ottobre. Continua a leggere

Polizze Rc auto contraffatte, scoperti altri due siti internet. I consigli per non farsi fregare

Affare o fregatura? Chi naviga su Internet alla ricerca della polizza Rc auto più conveniente con l’obiettivo di risparmiare rischia di naufragare stipulando contratti irregolari. Ecco perché è sempre meglio tenere gli occhi aperti. L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, individua spesso siti che commercializzano polizze contraffatte. L’ultimo caso riguarda www.polizza4mesi.com e www.reassicurazioni.it, siti internet “non riconducibili ad alcun intermediario assicurativo iscritto nel Registro”, spiega una nota dell’Ivass. “Pertanto l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso tali siti è irregolare”. Continua a leggere