Il viaggio in auto verso l’ufficio la mattina vi rattrista? Provate ad ascoltare musica triste

Mettersi al volante la mattina, magari di lunedì, per andare al lavoro, magari con la consapevolezza che sulla scrivania ci attende una montagna di pratiche una peggio dell’altra, può essere pesante?  E  può mettere di malumore se non addirittura deprimere? Meglio accendere la radio e sintonizzarsi su un’emittente che “spari” brani orecchiabili e leggeri, perfino divertenti? Se davvero siete convinti di questo sappiate che state commettendo un madornale errore e che sarebbe consigliabile fare invece esattamente l’opposto, privilegiando musiche e testi melanconici, qualcosa tipo Back to Black di Amy Winehouse  o Sorry di Justin Bieber, tanto per intenderci. Parola di un gruppo di ricercatori dell’Università di New York  secondo i quali la musica triste avrebbe su chi sta raggiungendo in auto il luogo del lavoro un effetto in realtà rilassante destinato a protrarsi per un paio d’ore. I brani decisamente meno allegri sarebbero infatti in realtà particolarmente indicati per migliorare il tono dell’umore di coloro che iniziano la giornata in auto proprio grazie al”potere emotivo delle playlist in auto” analizzato dallo studio  condotto da Ford, in collaborazione con Spotify e l’Università di New York, playlist nella quale dovrebbero trovare posto, almeno nei viaggi casa luogo di lavoro del mattino, anche brani come Summertime Sadness di Lana Del Ray o Shake It Out di Florence and the Machine. “La scelta di una playlist indicata al tipo di viaggio riveste grande importanza” ha sottolineato l’ingegner Marcel Breker, spiegando come la casa automobilistica per la quale lavora, la Ford,  quando ha scelto di introdurre a bordo della nuova Fiesta un sistema audio premium come il B&o Play, abbia “voluto comprendere meglio come la scelta della musica possa influenzare l’umore, non solo durante l’effettivo spostamento, ma anche nelle ore successive”. Secondo i responsabili di questo studio  esisterebbe un preciso rapporto fra  il ritmo e il tempo, musicale e la chimica del nostro corpo che determina le emozioni. Col risultato che certi brani, soprattutto se melanconici, rappresenterebbero un vero e proprio  “balsamo per l’anima”, capace di rendere piacevole anche il tragitto in auto più noioso.

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