Un’auto costa 3.800 euro l’anno. Scende la spesa per i carburanti, aumenta il conto del meccanico

3.800 euro. È questa la cifra che gli italiano pagano in media l’anno per l’auto. Lo rileva l’Annuario statistico dell’Aci, evidenziando che la spesa è diminuita dell’1,5 per cento rispetto al 2015. Il conto è reso meno caro dalla diminuzione della spesa per i carburanti (-3,3 per cento, pari a 34 miliardi di euro), mentre cresce l’importo della voce manutenzione/riparazione (+3,8 per cento, per un totale di 25 miliardi). La spesa maggiore è quella destinata all’acquisto e all’ammortamento del capitale, che nel 2016 è stata di 47,5 miliardi, in calo del 4,2 per cento rispetto al 2015. 

Il totale, che comprende anche pneumatici, parcheggi, pedaggi, tasse e assicurazioni, è di 143.650 euro. Secondo i dati dell’Annuario statistico dell’Aci, sono in crescita il numero delle auto circolanti (circa 690.000 vetture in più nel 2016, per un totale di 37.900.000 unità), le prime iscrizioni  (1.850.000 autovetture, +16 per cento sul 2015), e le radiazioni (+1,6 per cento, 1.370.000). “Nel periodo 2000-2016”, spiega l’Aci in una nota, “il parco autovetture italiano è aumentato del 16 per cento” e rispetto alla popolazione “il numero delle auto circolanti in Italia è uno dei più alti al mondo”, con “624 vetture ogni 1000 abitanti”. Cresce anche l’età media, che ora è di 13 anni e 10 mesi per le auto a benzina, di nove anni e due mesi per quelle a gasolio, e di sette anni e cinque mesi per quella con doppia alimentazione benzina/Gpl e benzina-metano. “Il 53,5 per cento circa delle vetture circolanti nel nostro Paese ha”, spiega sempre l’Aci, “più di 10 anni di vita, con una quota di Euro 0 (non catalizzate), pari al 10,1 per cento del totale e una percentuale di Euro 0/1/2 pari al 25,3 per cento. Il rapporto autovetture/popolazione vede al 1° posto l’Umbria con 700 auto ogni 1.000 abitanti, agli ultimi la Liguria con 530 e la Puglia con 562. Catania vince tra i Comuni, con un rapporto auto/abitanti pari a 685, seguita da Torino con 636, in coda Venezia con 422, Genova (461) e Milano (513)”. L’aumento più consistente del parco auto negli ultimi sedici anni si è registrato in Trentino Alto Adige (+92 per cento), “imputabile principalmente ad una normativa fiscale favorevole”, commenta l’Aci, mentre la Liguria ha fatto segnare una crescita solo dell’1 per cento.

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