I top manager “scendono” dal trasporto urbano via App. È forse colpa dei conti di Uber?

Perché molti top manager hanno deciso di “scendere” da Uber, colosso del di trasporto urbano via app? La domanda, che circola ormai da diverse settimane, alimentata dalle dimissioni date da una dozzina i dirigenti, è tornata prepotentemente alla ribalta dopo la notizia che anche il responsabile finanziario di Uber, Goutam Gupta ha lasciato la compagnia. Una notizia diffusa dalle agenzie di stampa insieme ad altre informazioni destinate ad alimentare le “chiacchiere”: informazioni riguardanti in particolare i numeri dei “conti” di Uber che sembrano viaggiare sulle montagne russe, con l’ultima perdita netta trimestrale denunciata di 708 milioni di dollari, inferiore a quella di 991 milioni di dollari registrata tre mesi prima e un fatturato che avanza del 18 per cento a 3,4 miliardi di dollari.Uber perde i top manager, “Una schizofrenia che è una costante dei conti di Uber, la quale nel 2016 ha perso 2,8 miliardi di dollari, a fronte di un rialzo dei ricavi, che si attestano a 6,5 miliardi di dollari, piu’ di quanto facciano compagnie piu’ grandi come Twitter, Snapchat, o Airbnb”,si legge in un lancio dell’agenzia Agi che sottolinea anche come “in passato Uber si sia spesso sottratta alla pubblicazione dei suoi conti, alla cui divulgazione non e’ obbligata, non essendo quotata in Borsa”. L’agenzia precisa infine che “la societa’ puo’ contare su un ‘tesoretto’ di 7,2 miliardi di dollari, che e’ quanto le resta di liquidita’ dei 15 miliardi di dollari raccolti tra gli investitori”.

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