La generazione 4.0 viaggia a tutta tecnologia? Così imparerà a far viaggiare anche Tir e navi…

C’è una “generazione 4.0”, quella composta dai giovanissimi neodiplomati e neolaureati legati ormai in modo inscindibile alla tecnologia, che in un futuro prossimo potrà viaggiare per le strade dell’Italia, dell’Europa, del mondo su Tir ad altissima tecnologia, simili a vere e proprie astronavi, ma anche solcare i mari di diversi continenti, magari nelle sale comandi delle più moderne navi. Èd è la la stessa generazione che, senza muoversi minimamente  da un ufficio di un’azienda, potrà presto far viaggiare verso nuovi traguardi le stesse imprese di autotrasporto e di logistica, pianificando, grazie ai computer e alle tecnologia,  ogni fase del lavoro di decine, centinaia o addirittura migliaia di persone. Per aiutare questo “esercito” di neodiplomati e neolaureati a guidare la propria carriera  lavorativa verso il settore dell’autotrasporto o del traporto via mare ad alta tecnologia, diventando professionisti della logistica, Conftrasporto ha ideato e realizzato un importante strumento: un protocollo d’intesa sottoscritto tra la stessa associazione e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, grazie all’impegno personale della ministra Valeria Fedeli, che ha come obiettivo quello di contribuire, attraverso la consulenza di esperti del settore della logistica e dei trasporti di terra e di mare (ma anche  su rotaia), a preparare nel migliore dei modi i futuri lavoratori di questi settori attraverso seminari e incontri  nelle scuole, nelle imprese e nelle fondazioni, attraverso stage… Un progetto articolato del quale il  presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto Paolo Uggè ha illustrato  a Bruxelles, al commissario europeo all’Educazione Tibor Navracscics,  il “secondo step”: quello  “rivolto agli studenti degli istituti tecnici dell’area Tecnologica e Mobilità sostenibile dell’indirizzo trasporti e logistica, opzione costruzione navale, conduzione del mezzo navale e conduzione di apparati e impianti marittimi”. Una “seconda tappa, dopo quella riservata all’autotrasporto, che Paolo Uggè ha illustrato durante l’incontro organizzato  nel palazzo del Consiglio europeo (alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Vito De Filippo, di Giovanni Consoli, funzionario di Conftrasporto, di Leonardo Lorusso, funzionario del sistema regionale di Lombardia a Bruxelles, di Marisa Ameli, responsabile della delegazione di Confcommercio Imprese per l’Italia presso l’Unione europea e di Stefano Spennati, senior advisor per le Politiche dei Trasporti e della Logistica di Confcommercio Imprese per l’Italia presso l’Unione Europea)  sottolineando  l’assoluta importanza che  può avere, in un progetto che vuole fare da concreto trait-d’union  tra il mondo della scuola e quello del lavoro, “il fatto di mettere a disposizione dei giovani la rete di imprese e di federazioni associate. Per passare dal mondo della teoria a quello della pratica, e far  accelerare  il processo di transizione dallo studio al lavoro, come del resto raccomandato nel Programma europeo di ‘Garanzia Giovani’. Entriamo nella seconda fase del nostro progetto, iniziato nel 2016, dedicato all’alternanza scuola lavoro”, ha concluso Paolo Uggé. “Questo percorso, che ha visto la partecipazione a Bruxelles di molti studenti italiani, sarà condotto da noi insieme agli Uffici scolastici regionali e a tutte le Regioni che condivideranno il nostro grande obiettivo: dare un valore aggiunto ai percorsi di studio finalizzati a formare studenti per i profili richiesti dalle nostre imprese.  Ho invitato il commissario Navracscics a visitare le nostre sedi dedicate alla formazione dell’autotrasporto  come i nostri centri operativi del mare”.

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