Hoverboard sul marciapiede, tra i rischi che si corrono anche quello di una multa salata

Attenzione ai monopattini elettrici e agli hoverboard. Attenzione a non farsi investire, penseranno i pedoni, ma attenzione anche a utilizzarli. Perché, è vero, si va più veloci, soprattutto in rettilineo, ma il rischio di una multa salata è dietro l’angolo. Come quella presa recentemente da un giovane di Trento: 1.200 euro e meno 5 punti sulla patente. Il ragazzo è stato multato mentre usava l’hoverboard a bassa velocità, per spingere un passeggino. 

Ma, come spiega Studiocataldi.it (clicca qui), l’hoverboard è considerato dal Codice della strada un “acceleratore di andatura” con tutto quello che ne consegue. L’articolo 190 del Codice, si legge sul sito, stabilisce che “la circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade – e ancora – sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti”. La sanzione è compresa tra 25 e 99 euro. Ma i modelli che possono viaggiare a una velocità superiore a 6 km/h sono considerati come motorini di 50 cc e quindi, spiega Studiocataldi.it, “necessitano di targa, immatricolazione ed assicurazione, che comunque nel nostro Paese non si possono fare perché questi mezzi non sono omologati. Ed è proprio quello che è successo al giovane di Trento, il mezzo è stato considerato un motorino e, per questo, nella sanzione sono stati computati: 849 euro previsti per la mancanza di assicurazione, 155 euro per il certificato di circolazione, 77 euro per la targa e 81 euro per il casco”. Quindi “nessun problema per hoverboard con velocità massima inferiore ai 6 km/h e potenza massima del motore che non supera 1 KW, ai quali si applicano le previsioni del codice stabilite per skateboard e biciclette”, mentre il discorso cambia per gli hoverboard che superano questi limiti. Il codice, infatti, “vieta l’utilizzo su strade e piazze pubbliche”, si legge su Studiocataldi.it, “Sostanzialmente con questo mezzo, tra l’altro molto costoso, si potrebbe circolare solo in luoghi privati. Gli stessi rivenditori del “mezzo” però sovente non avvertono i clienti di questa circostanza di non poco conto”.

7 risposte a “Hoverboard sul marciapiede, tra i rischi che si corrono anche quello di una multa salata

  1. Ecco un classico esempio di come “tagliare le gambe” a quel tanto acclamato progresso che ci vorrebbe liberi dalla schiavitù del petrolio!! E siccome, molto in generale, bisogna dimostrarsi “virtuosi” agli occhi del capo, ecco lo zelante tutore dell’ordine che eleva una multa con i fiocchi. E ottiene “gratitudine” e visibilità anche dai colleghi: “avete visto? A me non la si fa!! il Codice me lo mangio a colazione tutti i giorni!!”. E così, chi avrebbe potuto cavalcare (in tutti i sensi) questo gioiellino della tecnica, magari recandosi anche al lavoro evitando il traffico e inquinando praticamente zero, deve rifare i conti e arrivare alla conclusione che forse non conviene! Che peccato!!

  2. fatto bene…
    pensate che in Italia ci sono certe persone che si permettono di andare in giro con le suole delle scarpe consumate, senza rispettare il corretto spessore del battistrada delle scarpe di 1,6 mm
    propongo: sequestro delle scarpe, camminare a piedi scalzi o in ginocchio fino alla sede del nostro parlamento dove venerare i nostri signori rappresentanti.

  3. io ho delle scarpe con sotto delle piccole molle che mi fanno andare a 8 km/h. ho chiesto a unipol di assicurarle ma mi han detto che non lo fanno. allora mi sono messo un cartello al collo con scritto ” P. Targa provvisoria”.
    In Italia accade che dipendenti (nostri) ai quali paghiamo lo stipendio, privi di qualsivoglia senso critico, utilizzino le leggi nascosti dietro le parole “faccio solo il mio lavoro” nel modo piú assurdo e senza senso possibile. Dovremmo avere la possibilitá, noi in quanto datori di lavorobdi questi soggetti, di licenziarli. Perchè ricordiamoci che vigili, politici, e tutti gli altri, mangiano perchè siamo noi cittadini a pagare loro gli stiependi. E ci devono trattare come meritiamo altrimenti…a casa.

  4. Bhe sulla categoria dei vigili urbani stendiamo un velo pietoso. Bisogna nascerci non lo puo diventare ti faresti schifo da solo.

  5. Una comunicazione del Ministero dell’Interno del 10/07/2003 affermava sì che gli acceleratori di andatura sono esclusi dalla possibilità di essere utilizzati sul marciapiede, ai sensi l’art. 190 comma 9 del C.d.S., ma “solo se tale uso può creare situazioni di pericolo per gli altri pedoni”. Quindi il divieto (e le eventuali sanzioni) vanno commisurati, secondo il Ministero, al buono o cattivo uso che se ne fa. Paesi europei più progrediti del nostro hanno difatti risolto imponendo, per dirla breve, che “chi va coi pedoni si adegua ai pedoni” come velocità e comportamento, risolvendo in maniera semplice tutti i cavilli normativi e interpretativi.
    Inoltre fa specie la miopia sia europea (Direttiva 2002/24CE sui ciclomotori) che italiana col recepimento della stessa tal quale. Mi voglio comprare quell’oggetto monoruota autobilanciato che risponde al nome di OrbitWheel, MagicWheel o SoloWheel. Ohibò, la direttiva non prevede veicoli monoruota! Sapranno mai come multarmi? In base a cosa?
    Mi vien da ridere…

  6. Ritengo giustamente di non esserà affatto un passatista, né tanto meno un “giustizialista/forcaiolo”, ma già da anni si doveva -e si deve!- risolvere con urgenza il problema degli hoverboard, bici, monopattini e vari altri mezzi che scorrazzano a tutta velocità (come se fosse la cosa più naturale e giusta del mondo!…), sui marciapiedi destinati ai soli pedoni -tra cui anziani e disabili, oltretutto; non dimentichiamolo!…): si tratta di una vera e grave “vergogna schifosa” e tutta tipica…”i..tagliana”!…

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