Siete al volante, al cellulare arriva un messaggino. D’istinto, non appena sentito l’avviso sonoro, lo guardate. Un attimo, ma quanto può bastare per provocare un incidente. A cancellare la tentazione di guardare subito il messaggio ecco il vano portaoggetti che utilizzando il principio fisico della gabbia di Faraday impedisce la trasmissione dei segnali telefonici e dati da e verso l’apparecchio. Un progetto studiato da Nissan che nell’era delle auto superconnesse ha deciso di usare la tecnologia anche per contrastare i possibili pericoli creati dalla tecnologia stessa. “Il Nissan Signal Shield”, come è stato chiamato il progetto previsto per la Juke ,”consente al guidatore di scegliere se rimanere online e raggiungibile, sfruttando la connettività di bordo, oppure se disconnettersi temporaneamente, optando per una parentesi di ‘digital detox’, libera dalle distrazioni del mondo digitale”, hanno spiegato i tecnici della società nipponica, sottolineando come , una volta messo nel vano protetto, il cellulare resta comunque sempre connesso via cavo tramite le porte Usb o Aux all’impianto audio di bordo con la possibilità, dunque, di ascoltare musica o i podcast memorizzati. Per ricollegarlo alla rete mobile e al Bluetooth del veicolo basta toglierlo dal Signal Shield e posizionarlo in un altro dei vani. ”L’uso del telefono cellulare durante la guida è un fenomeno sempre più allarmante, i numerosissimi i numerosissimi messaggi e notifiche che riceviamo da social media e app sono una tentazione costante e una pericolosa distrazione”, ha commentato Alex Smith, managing director di Nissan Motor Gb. “Nissan Signal Shield è una possibile risposta al problema, poiché permette al guidatore di scegliere di ‘escludere’ temporaneamente lo smartphone, aumentando il livello di attenzione e controllo al volante”.