Cavalcavia che crollano come castelli di carte? Controlliamo tutti gli appalti, i subappalti…

“Quel ponte si è piegato su se stesso: qualche problema nella realizzazione della infrastruttura ci deve essere. Occorre puntare i fari sull’intera filiera degli appalti e subappaltati pubblici, vanno controllati i lavori già realizzati e vanno verificati con scrupolo i cantieri futuri. Deve essere questa la priorità del ministero e non la progettazione di opere tanto faraoniche quanto eternamente rimandate”. Ad affermarlo è la presidente nazionale Cna-Fita Cinzia Franchini all’indomani della tragedia sfiorata a Fossano, nel Cuneese, dove un cavalcavia è crollato fortunatamente senza causare vittime. “Solo un miracolo ha permesso che due carabinieri fermi sotto il cavalcavia scelto per un posto di blocco siano riusciti a fuggire in tempo, miracolo che invece non era accaduto due mesi fa a Camerano quando era collassato un ponte sulla A14 durante i lavori di ampliamento dell’autostrada causando la morte di due persone e il ferimento di altre tre rimasero ferite: il ripetersi di questi inconcepibili episodi evidenzia il problema drammatico della sicurezza delle infrastrutture italiane e richiede un’immediata mappatura dei cavalcavia del Paese e una verifica degli appalti. Aspettiamo ovviamente le perizie del caso e le analisi sui materiali e sulla posa”, ha concluso Cinzia Franchini, “ma pare evidente come il problema in questo caso  non sia solo quello della manutenzione. È un compito, quello della sicurezza delle opere pubbliche. di fronte al quale il Governo non può sottrarsi: piangere le vittime e sperare che il destino metta in salvo miracolosamente gli automobilisti e i camionisti  non può e non deve essere il fondamento delle politiche infrastrutturali italiane. Anche la normativa relativa al trasporto effettuato con veicoli eccezionali di merce che di eccezionale non ha proprio nulla se non le convenienze di alcune lobbies, va tempestivamente rivista”.

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