Cavalcavia crollati: l’Italia ha il diritto di sapere dal Governo quali controlli sono stati fatti

28 ottobre 2016: ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, al chilometro 41,900 della statale 36 un uomo resta sepolto vivo nella sua Audi A3 Sportback,stritolata dal cavalcavia crollato mentre veniva attraversato  da un tir carico di bobine di metallo. Se persone restano ferite. 9 Marzo 2017: un ponte crolla sulla A14 all’altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud, uccidendo un uomo e una donna. Anche loro stritolati nell’abitacolo. Due feriti vengono ricoverati in ospedale.  Quello che oggi, a oltre quattro mesi di distanza da una tagedia che in un normalissimo Paese civile avrebbe dovuto far scattare immediatamente controlli a tappeto, almeno sulle strutture più malconce, milioni di italiani si domandano è semplicissimo cosa è stato fatto? Quali controlli sono stati effettuati e su quali infrastrutture? Una domanda alla quale un Governo che non voglia apparire incapace o peggio deve dare immediatamente risposta. Perchè solo così potrà impedire che milioni di automobilisti siano costretti a percorrere strade e autostrade con il terrore che un cavalcavia possa ammazzarli. Perché il Paese è stanco di aprire il giornali  o accendere il telegiornale e sentirsi raccontare della spaccatura nel Pd o di vedere parlamentari ospiti di una trasmissione satirica nelle vesti di cantanti. Il Paese chiede di viaggiare sicuro, chiede che montagne di denaro che continuano a essere  divorate da una macchina burocratica che sta trasformando perfino le persone più pacifiche e democratiche in simpatizzanti di forconi vengano usate per avere strade (ma anche ferrovie, porti, aeroporti….) sicuri. 

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