Nella manovra correttiva allo studio del Governo non ci saranno misure che penalizzano il settore degli autotrasporti. A confermarlo è stato lo stesso ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che nel corso di una audizione davanti le commissioni Bilancio di Camera e Senato ha escluso questa ipotesi. Una conferma destinata a gettare acqua sul fuoco di una possibile rivolta alla quale il mondo dell’autotrasporto si stava già preparando dopo che erano circolate con insistenza voci di possibili nuove “stangate” in arrivo per la categoria. Prima fra tutte la possibilità di un nuovo aumento delle accise sui carburanti. Ipotesi che aveva immediatamente scatenato la reazione di Conftrasporto-Confcommercio, la principale associazione di categoria, che si era dichiarata pronta, di fronte a una simile eventualità, a chiamare alla protesta 35mila imprese di autotrasporto associate a livello nazionale. Un provvedimento “in ogni caso inaccettabile” come l’ha definito il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, “anche in considerazione del fatto che in Italia il prezzo del gasolio è il più caro d’Europa”.

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