L’Italia torna al Medioevo. Una gabella da 1000 euro per i Tir per superare ogni volta un ponte

L’Italia è tornata al Medioevo. Con tanto di dazi e gabelle per i lavoratori costretti a pagare costi insopportabili oggi come 500 anni fa. Parola di Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, che quelle “orribili gabelle” le ha denunciate dagli studi televisivi di Bergamo Tv, ospite di una trasmissione dedicata alla situazione di strade e autostrade nel nostro Paese e in particolar modo dei cavalcavia dopo la tragedia di Annone Brianza. E proprio sui cavalcavia “viaggia” l’incredibile (perché sarebbe impossibile definirla altrimenti) realtà raccontata da Doriano Bendotti. Di cosa si tratta? Presto spiegato. 

“Per attraversare i cavalcavia realizzati sopra alcuni tronchi autostradali, in direzione Brennero, gli autotrasportatori sono costretti a versare cifre che vanno dai 300 fino ai 1000 euro”. Denaro, e qui l’incredibile si trasforma in assurdo, ridicolo, demenziale, che serve “per pagare un tecnico che controlli la “tenuta” della struttura e rilasciare dunque il permesso a far transitare su alcuni cavalcavia sopra l’autostrada un carico eccezionale. Dai 300 ai 1000 euro a passaggio per far verificare ogni volta che si passa se reggerà o no? Ma se la struttura è stata costruita, basterebbe un controllo per capire quale carico può reggere e di conseguenza per disegnare una mappatura delle strutture critiche dicendo di qui i carichi eccezionali passano, di qui no. Si potrebbe fare perfino un’App in modo che ogni cittadino possa consultarla. Invece ogni volta viene chiesto un dazio. E poi ci lamentiamo che l’economia è frenata…”. 

 

Il Segretario provinciale Doriano Bendotti a BG TV

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