I camion vecchi stanno abbandonando le strade, mercato in crescita del 70 per cento

È vicina al 70 per cento la crescita del mercato italiano dei veicoli industriali. Secondo le stime dell’Unrae, l’unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, a novembre le immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale superiore alle 3,5 tonnellate sono state 2.250, il 67,9 per cento in più rispetto alle 1.340 di novembre 2015. I dati sono addirittura migliori per i veicoli pesanti con massa totale uguale o superiore alle 16 tonnellate, che a novembre hanno fatto registrare un incremento del 69,4 per cento rispetto a novembre 2015, con 1.750 unità immatricolate contro 1.033. 

“Il trend attuale proietta una chiusura del mercato 2016 di oltre 21mila veicoli con massa totale superiore alle 3,5 tonnellate”, sostiene Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae, “e sopra le 16.500 unità per i più pesanti”. Secondo l’Unrae, “la confermata disponibilità di fondi per sostenere gli investimenti delle imprese di autotrasporto nell’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e destinati al traffico intermodale ha contribuito alla decisione di molti imprenditori di avviare il rinnovamento del parco, reso sempre più urgente dalla obsolescenza dei veicoli a fronte di pressanti richieste di maggior sostenibilità ambientale, che si coniugano con l’esigenza di incrementare l’economicità di esercizio anche attraverso minori consumi di carburante e miglior gestione dei mezzi”.

Una risposta a “I camion vecchi stanno abbandonando le strade, mercato in crescita del 70 per cento

  1. Per forza, dal 2009 ad oggi le vendite sono precipitate a causa della crisi ed ora queste percentuali di aumento ,per quanto importanti, non riportano comunque i livelli di vendita nemmeno ai volumi di quei periodi nonostante il super ammortamento al 140% , la mancata detrazione dell’accise per €2 o inferiori ed il fatto che il parco veicoli Italiano sia invecchiato molto a causa del blocco del normale rinnovamento per 6/7 anni. Speriamo solo che i nostri nuovi e costosi €6 , visti i ripetuti scandali sulle emissioni, siano realmente meno inquinanti !!

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