I trasporti eccezionali faranno riflettere i trasportatori anche ai seggi per il referendum…

Domenica 4 dicembre l’Italia sarà chiamata al referendum per confermare oppure respingere le modifiche costituzionali. Come si esprimeranno gli operatori del trasporto? Andranno ai seggi per votare oppure sceglieranno di restarsene a casa, magari delusi da una campagna elettorale nella quale si è forse perso più tempo a polemizzare che a cercare di chiarire i veri contenuti della riforma? Conftrasporto, che in perfetta sintonia con le decisioni assunte dagli organismi della Confcommercio ha deciso di invitare a partecipare al voto, con la consapevolezza che votare è un “diritto doveroso” e con la speranza di  un reale cambiamento, non intende entrare nel merito dei contenuti della riforma. 

Ma, anche in considerazione del fatto che il trasporto in alcuni dibattiti è stato coinvolto in modo esplicito per la modifica ad alcune normative presenti nel titolo quinto, non può non attirare l’attenzione su un tema, reso drammaticamente d’attualità poche settimane fa con il crollo di un cavalcavia in provincia di Lecco provocato dal peso di un Tir: il tema dei trasporti eccezionali. Una realtà che, in caso di vittoria del sì, vedrebbe un’evoluzione positiva per il rilascio delle autorizzazioni, ma che non sarebbe subito operativa. “Gli operatori del trasporto saranno esentati dal chiedere le autorizzazioni necessarie ad attraversare le regioni interessate al trasporto eccezionale”, è stato infatti detto. Ma perché questo possa realizzarsi occorrerà disporre di una mappatura di tutte le strade, ponti e sovrappassi che consenta ai funzionari chiamati a rilasciare quelle autorizzazioni valide per tutto il territorio nazionale di essere sollevati da responsabilità. Una mappa che ovviamente oggi non esiste. Senza essere in grado di conoscere le condizioni aggiornate delle strade chi rilascerà le autorizzazioni? Abbiamo tutti presente quanto successo sul  ponte della Statale 36 un mese fa ad Annone Brianza e le chiamate in correo dei funzionari pubblici. È vero, la nuova norma semplificherà, ma è altrettanto innegabile che potrà entrare in vigore solo tra diversi anni. Più che a una certezza, dunque,  in questo caso siamo di fronte a una norma di “applicazione posposta”. Si poteva fare di più? Saranno gli autotrasportatori col loro voto a rispondere. Cosa che, del resto, faranno anche sugli altri temi al centro del referendum che non riguardano direttamente le attività di autotrasporto. Magari prestando attenzione, anche in questo caso, ai tempi, al fatto che anche altre modifiche possano necessitare, in futuro, di leggi ordinarie o possano avere invece effetto immediato. Ognuno saprà esprimersi in modo responsabile e soprattutto consapevole.

Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio

19 risposte a “I trasporti eccezionali faranno riflettere i trasportatori anche ai seggi per il referendum…

  1. L’unica cosa che potrebbe farmi riflettere sarebbe il signor Renzi che spiegasse, punto per punto, cosa ha fatto in concreto in questi due anni per far ripartire l’Italia. Io ricordo un sacco di promesse (compresa quella di andarsene se perderà al referendum) e pochissimi fatti. Magari mi sbaglio e sarò felicissimo d’essere smentito (un suo addetto stampa, suppongo lautissimamente stipendiato, troverà 5 minuti per rispondere……)

  2. Confcommercio e Conftrasporto invitano ad andare a votare il sì e fanno bene. Per una semplice ragione: che quelli che oggi ci vengono a dire che la riforma è fatta male al governo ci sono stati ma a fare riforme non ci hanno neanche provato, perché gli andava bene così, tutti d’accordo a non cambiare….. Renzi è una delusione totale ma sempre meglio degli Alfano, delle Meloni, dei Casini o dei Salvini vari …..

  3. Berlusconi dice di votare no. Ci dà la sua parola che entro sei mesi avrà varato una nuova riforma vera e che, in caso contrario, si spoglierà di ogni suo bene e donerà tutto agli italiani? In tal caso sarò al suo fianco (ma solo in tal caso…)

  4. Non riesco a capire dove Angela abbia trovato indicazioni di Confcommercio/Conftrasporto a votare Si. Nell’articolo del presidente Uggè questo invito non esiste. Anzi se proprio si vuole essere pignoli il messaggio che io ne traggo è di stare attenti perché molte modifiche, date per certe, in realtà per entrare in vigore dovranno essere disciplinate da leggi ordinarie o da interventi, come nel caso dei permessi per i trasporti eccezionali, che saranno approvate (?) dopo, l’esito referendario. sarà infatti molto probabilmente la Camera eletta con il sistema elettorale nuovo a farlo. Ad oggi questi sono i fatti. Le dichiarazioni del presidente Renzi non sempre sono reali (vedi la tassazione che cresce e non diminuisce) o sono state mantenute (la messa in sicurezza delle scuole). per quanto riguarda la Confcommercio basta leggere la dichiarazione che è riportata sul sito di Confcommercio per constatare che quella Confederazione ha invitato tutti ad informarsi sulle modifiche, lasciando la scelta a ciascuno. Evitiamo di dare interpretazioni difformi, rispetto a quello che si sostiene. (se no rischiamo di comportarci come chi vuol far credere una cosa per l’altra.

  5. Ragazzi valutiamo bene e atteniamoci ai fatti. Stando a quelli per il trasporto eccezionale sono state date per certi dei cambiamenti che invece non ci saranno se non tra diversi anni. I fatti dicono così. La mappatura delle strade non esiste se non in qualche realtà e prima che se ne realizzi una di carattere nazionale campa cavallo. Quindi i fatti dicono che si è voluto dare per risolto o semplificato un aspetto ed invece non è così. Se questo è il metodo la scelta non può che essere un bel No!

  6. Con Prodi te la godi! È arrivato anche Lui, con un messaggio che conferma la caratura del personaggio. Sostiene che la riforma è confusa ma che voterà si. E’ come sostenere che uno è attirato dalle femmine però si accoppia anche con uomini. Che bella coerenza! (non vuole essere una discriminazione ma solo far capire che con la riforma saremo inchiap…..ti).

  7. Il commento di Angela è la conferma che in Italia la gente parla senza aver prima ascoltato e soprattutto capito. I talk show insegnano….

  8. Cara Angela se tu sei per il Si è una Tua scelta che rispetto ma io invece nell’articolo di Uggè mi pare di cogliere un velato invito a valutare bene. Se poi si vuole tener conto di quanto dichiarato dalla ministro Boschi e dallo stesso presidente Renzi sui trasportatori (ci hanno coinvolto più di una volta) addirittura l’invito è a votare No.

  9. Perché questo dibattito mi fa venire il sospetto che stiano per farci mangiare un frutto “Acerbo”. ( il riferimento alla legge che portò alla presa del potere di Mussolini è voluto). Dare per certo modifiche che, come qualsiasi trasportatore che opera negli eccezionali è in grado di confermare, non ci saranno è una presa in giro di coloro che non se ne intendono.

  10. Ma perché il presidente Renzi promette oggi che modificherà la legge elettorale dopo il risultato del referendum non lo poteva fare prima? saremmo stati tutti più tranquilli. in questi mille giorni di governo di annunci ne ha fatti molti ma mantenuti pochi in realtà. Lui dice di aver realizzato tutto quello che aveva annunciato, come per le tasse, ma a smentirlo sono personaggi come Ricolfi , noto studioso, non di centro destra che dimostra con i dati il contrario. la fiducia è una cosa seria che va meritata.

  11. Massimiliano se Renzi assume i medesimi impegni scritti che Tu chiedi a Berlusconi che se non cambierà la legge elettorale per ridare al popolo il potere di scegliere i senatori e che se il mese dopo l’eventuale approvazione delle modifiche costituzionali i trasportatori eccezionali potranno chiedere alla regione di partenza i permessi per attraversare l’Italia, Lui si dimetterà, potrei convincermi a votare Si. Scommettiamo che non lo farà?

  12. Ma se ha anche utilizzato i noleggiatori per dire che saranno più liberi di operare se la riforma costituzionale sarà approvata cosa volete? sarà più libera di utilizzare il sistema Uber che fa diventare una categoria di piccoli operatori di fatto dei dipendenti da chi gestisce un sistema informatico?
    per me è alla ricerca di voti. questa si chiama paura.

  13. Ragazzi andiamo a votare anche se tanti uomini politici fanno venire il volta stomaco. Renzi e Boschi hanno occupato tutto il possibile (giornali, televisioni etc). Hanno anche raccontato delle evoluzioni che non esistono. la pressione fiscale non è diminuita, come dice il signor Renzi, le tasse aumentano: sui trasporti eccezionali e sull’attività di noleggio con conducente o sono disinformati, e questo di per sé è grave, oppure hanno provato a prenderci per il c…o. non commettiamo l’errore di pensare che astenendoci faremo bocciare le modifiche costituzionali. questo referendum è confermativo e non prevede il raggiungimento del quorum. Andiamo a votare e diciamo No ad un governo che non ci ha tutelato in Europa contro il dunping sociale, il cabotaggio abusivo, che non ha in alcun modo affrontato la questione dei tempi di pagamento, che non ha ancora operato per rendere visibile i costi minimi della sicurezza dopo l’ultima sentenza della Corte di Giustizia ma che invece dopo le minacce della committenza aveva in fretta fatto sparire dal sito del ministero i costi minimi, che non è ancora intervenuto sui trasporti eccezionali ed ora noi siamo costretti a perdere tempo a trovarci di fronte a nuovi divieti, insomma a non poter lavorare. E’ questa la semplificazione del governo Renzi? andiamo a votare un grosso No!

  14. Se ci saranno autotrasportatori che andranno a votare sì, sarà la conferma di quello che molti affermano da tempo: che nella categoria ci sono sì brave persone, grandi lavoratori, seri professionisti, ma anche dei poveretti capaci solo di farsi prendere a calci nel fondoschiena e perfino di ringraziare, votando a favore, chi quei calci glie ha rifilati….

  15. Immaginiamo che vinca il no. Avete presente il pericolo che corre il Paese? Al volante del Governo c’è il pericolo, e quello sì sarebbe drammatico, che si siedano degli impreparati totali come i grillini sparlanti….

  16. Ha ragione, come sempre, il Vittorio nazionale (Feltri) che, a differenza di altri giornalisti zerbini, va contro il centrodestra pur non essendo, notoriamente , un “rosso”. Feltri ha ragione quando dice che “chi si recherà al seggio avrà di fronte un rebus” e che questo referendum è “un imbroglio”, ma soprattuto quando scrive ( leggete qui l’intero articolo) http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11939584/vittorio-feltri—il-referendum-fa-schifo–ma—-.html ( che se vince il no non accade nulla, ci teniamo il Senato come è ora e ci teniamo gli sprechi delle regioni (mostruosi). Se invece vince il sì avremo un Senato del piffero, ma piccolo, e meno costoso dell’ attuale, nonché privo di poteri importanti, e finalmente le regioni non saranno più libere di sprecare denaro pubblico a iosa. Il discorso mi sembra limpido”, conclude Feltri. Anche a me…

  17. Leggo sempre anch’io Feltri, che stimo e apprezzo, ma questo non m’impedisce di pensare che questa volta possa aver clamorosamente “toppato”. Soprattutto laddove, in chiusura dello stesso articolo, afferma che “meglio una riforma zoppa e criticabile che il nulla, ossia il vecchio sistema fallito”. Votiamo no, spazziamo via questa riforma pasticciata e OBBLIGHIAMO chiunque sostituirà Renzi (che ha promesso di dimettersi in caso di sconfitta del sì) a scriverne una vera, che cancelli gli enti inutili, che tagli le tasse e faccia ripartire le imprese. Io caro signor Renzi continuo a pagare l’Iva al 22 per cento e a novembre ho dovuto anticipare, come sempre, l’Iva su quello che POTREI FATTURARE a inizio 2017….. Ma mi faccia il piacere…..

  18. Matilde, è proprio la vittoria del si con la nuova legge elettorale con il doppio turno e premio di maggioranza al partito che poterà i grillini al Governo. Non Ti ha insegnato nulla il voto di Roma e Torino? Se vince il no occorrerà una nuova legge elettorale che impedirà questo rischio. Poi giustamente perché Renzi non ha fatto prima la riforma elettorale che “annuncia di voler fare, ma dopo. La solita promessa? Ora lui sosterrà che è stata l’opposizione a non volerlo. Altra furbata. Se non ha avuto remore a far passare le riforme con il voto di fiducia perché non fare altrettanto con la nuova legge elettorale che promette adesso di cambiare. ma dopo ma terrà la promessa come quella sulle scuole, tasse, occupazione, etc etc? Chi condivide questi dubbi si domandi se vale la pena allora di correre il rischio che per i prossimi anni si determini una situazione nella quale il Paese si trovi con un supremo comandante al quale inchinarsi. Giusto il riferimento che qualcuno ha fatto sulla legge Acerbo. La storia spesso si ripete a noi coglierne i segnali per non incorrere nei medesimi errori.

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